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PRIMO MAGGIO DA DIMENTICARE A CASSIBILE. LA CGIL PENSA AI MIGRANTI E DIMENTICA 40MILA MIGRANTI SIRACUSANI IN GIRO PER IL MONDO PER TROVARE LAVORO

Stasera la festa del Primo Maggio 2019 si fa a Cassibile, nel piazzale antistante la chiesa marchese Loffredo. Ma non si tratta della festa di tutti i lavoratori e il sindacato non partecipa in maniera unitaria, anzi. “A quanti lavorano in condizioni illegittime se non disumane” – dichiara Roberto Alosi, segretario generale della Cgil di Siracusa – “e a tutti i migranti che approdano nel nostro territorio vorremmo dedicare il nostro 1 Maggio, offrendo un momento di festa, di arte, di cultura e di convivialità inclusiva”. La Festa in corso vede una folta partecipazione di migranti, come si può notare nella foto.

Sin qui la notizia. Alcune considerazioni. Quella di oggi è una festa di partito con una chiara accentazione politica, la festa del Pd sorretto da quel che resta di un sindacato che ha abdicato al suo ruolo di sostegno e difesa di chi ha un lavoro, ma soprattutto di chi non ce l’ha. A Siracusa la disoccupazione dei giovani tocca il tetto del 54 per cento. A Siracusa sono già oltre 40mila i nostri giovani che hanno fatto i migranti in giro per il mondo per avere uno straccio di lavoro, spesso malpagato e senza nessuna garanzia sindacale. Ebbene, la Cgil di questo dramma per migliaia di famiglie siracusane non parla, non sfiora nemmeno l’argomento. La Cgil, come il Pd detta, parla solo di migranti da accogliere anche se c’è un governo che la pensa in maniera diversa. Per questi “vecchi comunisti” le leggi che fanno i politici avversari non sono leggi, sono leggi avverse da combattere e comunque da non rispettare. La prova provata è quell’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, che ha fatto più reati di Messina Denaro e che per loro è invece un’icona da difendere in maniera acritica e, appunto, contro legge. E’ importante però che si sappia: la Cgil locale del dramma di migliaia di giovani siracusani e di migliaia di famiglie siracusane se ne strafrega, quel che resta di questo sindacato infatti parla solo di migranti e di caporalato (giusto una o due volte l’anno). Un primo maggio 2019 da dimenticare.

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