PAOLO AMENTA: IL RINVIO DEL VOTO PER LE EX PROVINCE AGGRAVA I PROBLEMI
Rep: «Non ci conforta lo slittamento a data da destinarsi delle elezioni di secondo livello per dare un governo alle ex Province siciliane da anni commissariate, anche se come AnciSicilia avevamo ipotizzato l’astensione dal voto da parte di Sindaci e Amministratori locali, qualora non fossero stati intrapresi seri interventi di stabilità finanziaria e normativi per ridare dignità, pienezza di ruolo e compiti, a questi importanti Enti di governo sopracomunali dei territori siciliani, oggi al dissesto finanziario». Così il Vice Presidente di AnciSicilia, Paolo Amenta, già Sindaco di Canicattini Bagni e attuale Presidente del Consiglio comunale della cittadina iblea, dopo la decisione dell’ARS di rinviare al 2020 le elezioni degli organismi di governo nelle Città Metropolitane e nei Liberi Consorzi dell’isola, già fissate per il prossimo 30 Giugno 2019. «La nostra preoccupazione – continua Amenta – è che dopo anni di totale indifferenza, nonostante le grida e le sollecitazioni di AnciSicilia per far rialzare il livello dei Liberi Consorzi, messi in ginocchio dalla politica dei commissariamenti e del taglio delle risorse finanziarie da parte dello Stato e della Regione, per assolvere ai compiti che la legge le assegna, la decisione di far slittare le elezioni senza un progetto di risanamento finanzio stabile e di rilancio, oltre a suonare come una fuga dal problema, potrebbe rappresentare un ulteriore aggravio delle già precarie condizioni di salute di questi Enti». «Occorre, pertanto – continua il Vice Presidente di AnciSicilia – un ulteriore sforzo rispetto ai piccoli passi fatti, che comunque riteniamo positivi, di prevedere 540 milioni per la viabilità secondaria, 212 milioni sulla parte corrente, con l’impegno da parte del Governo nazionale ad approvare modifiche normative finanziarie a garantire l’equilibrio corrente dei Liberi Consorzi e delle Città Metropolitane». «Bisogna fare in modo – conclude il Vice Presidente Amenta – che ex Province e Città metropolitane possano al più presto approvare i bilanci e avviare una responsabile programmazione degli investimenti. Se con lo slittamento delle elezioni si è scongiurato nell’immediato di scaricare sugli incolpevoli amministratori locali, chiamati dall’attuale normativa a governare questi Enti di area vasta, responsabilità che sono di altri, il non aver individuato date e percorsi certi di confronto con loro, e quindi con AnciSicilia, per arrivare ad una soluzione finale di stabilità e di rilancio, si ha l’impressione si voglia solo segnare il passo, lasciando i problemi e i rischi ancora del tutto aperti. I territori non possono più aspettare ed hanno bisogno di certezze per guardare fiduciosi al futuro».