COBAS: I LAVORATORI PFE NON SI TOCCANO
Rep: La Confederazione Cobas di Siracusa ritiene necessario incontrare e chiarire con l’amministrazione dell’Asp la definizione e il mantenimento della continuità lavorativa di tutti i lavoratori della Pfe. Palpabili le preoccupazioni per il rischio di perdere unità lavorative della ditta in appalto.
Le tensioni sono visibili; la mobilità regionale e interregionale e i concorsi, indetti dall’assessorato regionale per le figure assistenziali di Oss, possono creare le condizioni di un ridimensionamento dei lavoratori della Pfe, che per decine di anni, sebbene in possesso di qualifiche con contratto multiservizi, ha sostituito di fatto le figure assistenziali degli operatori socio sanitari oggi messi a concorso dall’assessorato.
UNA ANOMALIA CHE HA VISTO INCONGRUENZE CONTRATTUALI TALI DA METTERE IN UNA SITUAZIONE ASSISTENZIALE AMBIGUA GLI STESSI LAVORATORI. “CIÒ HA CONSENTITO ALL’ASP UN DEMANSIONAMENTO PROFESSIONALE DEGLI INFERMIERI – DICE PIETRO VALENTI, DELLA CONFEDERAZIONE COBAS SIRACUSA – COSTRETTI ANCHE A SUBIRE ATTIVITÀ ASSISTENZIALI GRAVOSE PER IL PROPRIO STATO PSICO – FISICO E NON LEGITTIMATO DAI DETTAMI CONTRATTUALI. INTANTO I LAVORATORI DELLA PFE HANNO ACQUISITO NEL TEMPO ESPERIENZE, CAPACITÀ ED EFFICACIA ASSISTENZIALE NOTEVOLE. MA LA NUOVA RICONFIGURAZIONE REGIONALE LI ESCLUDEREBBE IN BUONA PARTE.
Perciò la Confederazione Cobas Siracusa afferma con forza l’intenzione di difendere, anche con le dovute mobilitazioni, il posto di lavoro conquistato.