Politica

BROGLI, SI VA VERSO NUOVE ELEZIONI MA “SI PENSA” AL PARCO NEAPOLIS E AI 140 MILIONI DELLA SPAZZATURA

Piano piano stiamo arrivando al fatidico mese di Giugno che, presumibilmente il giorno 20, dovrebbe essere la data ultima per concludere il lavoro di verifica delle 76 sezioni elettorali in cui si è votato per le amministrative 2018 in quel di Siracusa che, su ricorso presentato dall’Avv. Paolo Ezechia Reale, il TAR di Catania con sentenza del  14 Dicembre 2018, affidava alla Prefettura di Siracusa l’onere di compiere tale verifica nel tempo previsto di 6 mesi. All’avvicinarsi di questa scadenza, non si capisce bene da chi o da che cosa, sono partiti segnali per far sapere che la verifica potrebbe richiedere più tempo dei sei mesi previsti e che forse, ci vorranno ancora un altro paio di mesi per consegnare i risultati al TAR. Qualunque sia il caso che si verificherà, arrivando ad una sentenza definitiva che accolga le motivazioni del ricorso presentato dall’Avv. Reale, significherà aprire la strada a nuove elezioni comunali nel giro di qualche mese.

Nel frattempo, come se nulla fosse, il Sindaco Italia è particolarmente operativo su due fronti politici di sostanza come l’Igiene Ambientale e il Parco della Neapolis. Sull’Igiene Ambientale dopo la bocciatura in Consiglio Comunale della proposta di Giunta di aumento della TARI, registriamo le dichiarazioni dell’Assessore Coppa che fa  sapere come il Bando per il Nuovo Servizio di Igiene Ambiente è ormai quasi pronto e quindi a breve potrebbe essere avviato l’iter di Gara.

L’Assessore è lo stesso che ha predisposto la prima Gara e pure la seconda con l’esito che entrambe sono state bocciate dai Tribunali Amministrativi competenti.

L’Assessore è lo stesso che non ha affrontato le revisioni al Contratto proposte da IGM in passato e che a detta dell’Azienda dei Quercioli, hanno fatto maturare un debito di 24 milioni di euro nei confronti dell’ex gestore dei servizi di Igiene Ambiente che comunque oggi si dichiara disponibile a transare per circa 10 milioni di euro. E’ ovvio che il Sindaco presenterà in Consiglio Comunale il Nuovo Bando che sembra contenere elementi d’innovazione rispetto a quello con il quale sta lavorando TEKRA che, salvo novità dell’ultima ora, per effetto dell’aggiudicazione “provvisoria” rimarrà “precario” almeno fino a Agosto 2020. Ad ogni modo, sembra pure che gli uffici comunali supervisionati dall’Assessore Coppa e dal Vice Sindaco Randazzo, stiano procedendo all’individuazione degli evasori della Tassa sulla spazzatura grazie ad un progetto denominato “Riscontro” che dovrebbe consentire di ottenere l’elenco delle persone che non pagano le quote legate ai tributi.

In ogni caso, la partita nuova Gara Igiene Ambiente vale per i prossimi sette anni, milione in più, milione in meno, circa 140 milioni di euro che questa Giunta ambirebbe gestire.

Stessa ambizione di gestione è possibile riscontrare anche sulla questione Parco Neapolis ma, in modo più sottile e delicatamente, anche su tutto il patrimonio monumentale, archeologico e storico che in qualche modo può vedere attivo un ruolo del Comune che propone a se stesso il titolo di Concessionario dei beni, per una possibile gestione dei privati o associazioni. Ultima in ordine di tempo è arrivata la proposta di affidare a terzi il Castello Eurialo, il Tempio di Giove e il Ginnasio Romano con lo scopo ultimo di tenere aperti questi siti monumentali siracusani. Vista la fine che ha fatto il protocollo d’intesa con Sicilia Musei bocciato dal Consiglio Comunale che, con il parere contrario dell’Assessore Granata, ha votato un atto d’indirizzo che stabilisce come debbano essere espletate gare pubbliche per la concessione a privati di aree in cui tenere mostre o altro, non è chiaro perché la Giunta insista ha proporre nuovi affidamenti motu proprio. Vista la composizione dell’Organismo di Governo del futuro Parco della Neapolis che vede una presenza minoritaria dei nominati dal Comune, sono tante le preoccupazioni di chi pensa che alla fine della fiera, da Siracusa non si gestirà un bel niente e forse anche i potenziali 5 milioni d’incasso annuo dalle biglietterie, potrebbero non essere gestiti dai siracusani e tanto meno dal Comune.

Neanche a dire che la perimetrazione che è stata individuata, spoglia Siracusa della sua capacita giuridica di gestire fette importanti del territorio e tanti sono i dubbi su che fine faranno le aree dentro il parco già oggi gestite da privati. Potrebbero rimanere intoccabili per sempre e non è detto che questo sia un affare per Siracusa.

Forse se n’è discusso pubblicamente troppo poco.

Enrico Caruso