Politica

ARCHITETTO GIUSEPPE PATTI: CARO MINISTRO, PER COLPA DELL’INQUINAMENTO A SIRACUSA ABBIAMO UN AMMALATO DI CANCRO IN OGNI FAMIGLIA, ABBIAMO BISOGNO DELL’AIUTO DELLO STATO E NON DI PARAGONI INUTILI

Scrive l’architetto Giuseppe Patti (Verdi) sulla petizione “Fermiamo l’inquinamento a Siracusa” che ha superato le 170mila firme” : Egregio Signor Ministro, ho molto apprezzato il Suo intervento in risposta alla petizione, e come me anche tanti sottoscrittori.

Ho apprezzato l’interesse che Lei ha, come uomo di Stato, alle criticità del quadrilatero industriale di Siracusa.

Non dubitavo che i suoi uffici fossero allertati e lavorassero alla risoluzione delle criticità ambientali di questa vasta area industriale.

Devo altresì rammaricarmi per le risposte, che io e altri 170.000 cittadini ci aspettavamo, da Lei, dal Governo Nazionale e Regionale.

Risposte che non possono essere paragoni con porto Marghera o con Milazzo o il rispetto delle regole al 2050.

Greta Thunberg una ragazzina di 16 anni ci ha fatto sapere che i cambiamenti climatici tra 11 anni diventeranno irreversibili, che dobbiamo agire subito, che la transizione ecologica deve iniziare ad essere il primo punto del l’agenda politica di tutti gli Stati mondiali.

Signor Ministro qui poco ci importa degli altri 40 siti di interesse comunitario e delle 1600 riunioni interlocutorie, qui, in questa terra che conta più di un malato di cancro per ogni famiglia, abbiamo bisogno di vedere e sentire lo Stato al nostro fianco contro i “poteri forti” e i tanti complici politici e istituzionali dei signori delle industrie.

Signor Ministro in un anno e mezzo di governo purtroppo non si sono registrati segni di discontinuità con il passato; certo non avete la bacchetta magica ma delle azioni a breve scadenza potevate attuarle per dare un segnale che tutto non è fermo. Invece le centraline sono sempre le stesse, le bonifiche ferme al palo, nessuna speranza per il potenziamento dei reparti oncologici negli ospedali di Augusta, Lentini e Siracusa, nessuna indagine epidemiologica avviata.

Per la maggioranza dei sottoscrittori alla petizione la criticità ambientale a Siracusa deve avere una risoluzione “politica” e ad oggi non riscontrano un interesse della “politica” nell’affrontare l’argomento, in molti pensano che la soluzione a tutto sia lo smantellamento delle attuali industrie e che a ragion veduta il pagamento delle bonifiche debba avvenire in solido tra le industrie e lo Stato. Moltissimi hanno la consapevolezza che devono essere attuate una serie di azioni tra bonifiche, monitoraggio dell’aria, riduzione delle sostanze inquinanti e riconversione della produzione per migliorare la qualità della vita.

Di questo passo nel 2030 o peggio ancora nel 2050 probabilmente non ci troverete più nessuno!