ZAPPULLA-GIBELLINO: LA REGIONE SMETTA DI CAZZEGGIARE SUL NUOVO OSPEDALE
Rep: Continuiamo a leggere con sempre maggiore disappunto – dichiarano il Segreterio Regionale e Cittadino di Art1 Pippo Zappulla e Ninni Gibellino – di rinvii e sedi diverse dal territorio di Siracusa per decidere dove si realizzerà il nuovo ospedale di Siracusa. E’ surreale, infatti, che il Presidente della Regione e l’assessore Razza dicano ai siracusani che il nuovo Ospedale di Siracusa è un’opera strategica. Ci credano, Presidente e Assessore , lo è anche e soprattutto per noi siracusani, non vi sforzate dunque a convincerci.
Ci si spieghi, invece, lo si spieghi soprattutto alla intera comunità siracusana perché la decisione per la individuazione dell’area deve essere assunta da un consulente, in non bene identificate sedi e senza il necessario e naturale protagonismo del territorio. Leggiamo che l’Assessore non considera valida la delibera del 7 luglio 2017 con la quale il Consiglio Comunale individuò l’area dove realizzarlo, addirittura se abbiamo letto bene affermando che non si capisce attraverso quali reali criteri tecnici ed economici fu assunta quella decisione. Cosa intende dire il buon Assessore Regionale di Catania? Se ci sono interessi non trasparenti e illegittimi – affermano Zappulla e Gibellino – ha il dovere di dirlo e, soprattutto , di denunziarlo alle competenti autorità giudiziarie.
Noi – dichiarano i due esponenti di Art1 – che non abbiamo alcun interesse diretto e indiretto in nessuna area , i cittadini siracusani che non hanno altro interesse che non quello di vedere realizzato il Nuovo Ospedale nel luogo e modo migliore e nel piu’ breve periodo chiediamo che si faccia una Operazione Verità su tutta questa sempre piu’ paradossale vicenda.
Non ci fidiamo di nessuno: si convochi, pertanto, una Conferenza Pubblica o un organismo che veda la presenza contestuale di tutti i soggetti istituzionali abilitati ad esprimere pareri e a decidere senza ulteriori tentennamenti.
Si spieghi alla città il luogo, le ragioni tecniche ed economiche che hanno portato a individuare la soluzione finale, qualsiasi sarà, e la si accompagni con il crono programma dei tempi, delle procedure e dei passaggi per apporre la prima pietra alla realizzazione del nuovo ospedale.
Ora quindi la si smetta di giocare sulla pelle dei cittadini, ognuno – concludono Zappulla e Gibellino – si assuma le proprie responsabilità e si dica pubblicamente se insistono altri ostacoli e di chi la colpa.