IL CONSIGLIERE DELEGATO PRESENTA LA 55° STAGIONE DELLA FONDAZIONE INDA / MARIARITA SGARLATA: I SIRACUSANI CRESCONO A PANE E TEATRO GRECO
Mariarita Sgarlata, Consigliere Delegato della Fondazione Inda, così presenta la 55° stagione della Fondazione Inda:
I Siracusani crescono a pane e teatro greco: assistere per la prima volta ad un dramma antico nella cornice irripetibile del teatro di Siracusa è un vero e proprio rito di iniziazione per i bambini della mia città. È così da oltre un secolo ed io non faccio eccezione: l’amore viscerale che condivido con i miei concittadini
per questa forma d’arte che annualmente Siracusa ripropone agli occhi del mondo non può che essere un valore aggiunto. Sono consapevole che la qualità dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico supporta la reputazione di Siracusa, della Regione e del Paese; il dramma antico è all’universalità che concettualmente ha sempre parlato e deve continuare a parlare. Gli scopi istituzionali della Fondazione sono, oltre a quello di organizzare il ciclo delle rappresentazioni classiche a Siracusa, anche quello di coordinare l’attività teatrale e curare rassegne e manifestazioni presso altri teatri di pietra italiani, organizzare convegni e altre attività di studio e di ricerca sui temi della classicità greca e latina e sul teatro classico. L’INDA in passato ha attraversato momenti assai difficili che con grandi sforzi e con grande intelligenza
sono stati superati e adesso fortunatamente sono soltanto uno spiacevole ricordo. Da qui nasce una proposta di spettacoli mirata a garantire non solo la qualità all’INDA ma, in un’ottica lungimirante, anche a potenziare le ricadute nazionali e internazionali delle sue produzioni. Mai come quest’anno la genesi della Stagione che presentiamo è stata complessa e un vero e proprio work in progress: ad aprile 2018 la fine del Commissariamento della Fondazione, a maggio l’avvio della fase della normalizzazione con un nuovo Consiglio di Amministrazione: sono particolarmente grata ai consiglieri Margherita Rubino, Manuel Giliberti e Paolo Giansiracusa, il cui lavoro e le cui scelte artistiche sono state fondamentali per arrivare alla presentazione di oggi. Presidente, che è il sindaco di Siracusa, Sovrintendente e Consigliere Delegato siamo arrivati a scaglioni per essere solo ora “tutti insieme appassionatamente”.
“Donne e guerra” è il tema prescelto per le produzioni INDA del 2019: il filo rosso che unisce la scelta dei tre spettacoli è quindi il controverso rapporto tra le donne e la guerra e indiscutibilmente è Elena nella versione di Euripide (la regina di Sparta si trovava in Egitto e a Troia sarebbe andata solo l’immagine) a
rappresentarlo nel modo più leggibile nei due livelli più significativi: il primo è che la guerra di Troia è inutile, basata sul nulla, su ciò che è apparenza, illusione degli uomini; il secondo fa emergere la plasmabilità della figura femminile:l ‘immagine della donna viene modellata dagli uomini senza mai riprodurre veramente quello che è. Questo nonostante Euripide sia stato sempre giudicato misogino. Ma c’è un aspetto che mi piace rimarcare in questa sede: l’Elena ha un forte legame con la Sicilia perché Euripide rielabora il mito, attingendo a un grande siciliano, Stesicoro di Himera, al quale si deve l’idea che a Troia sarebbe andata solo l’immagine di Elena rimasta fisicamente in Egitto (II Palinodia).
Le tragedie Elena e Troiane, di Euripide, e la commedia Lisistrata, di Aristofane sono lavori portati sulla scena per la prima volta ad Atene nel giro di pochi anni, fra il 415 e il 411 a.C., quando la città affrontava uno dei momenti più difficili di una lunga guerra che l’avrebbe vista, infine, sconfitta. Non a caso tutte e tre le opere sono impregnate di un forte antimilitarismo e mettono al centro immense personalità femminili le cui voci, attraverso le pareti del tempo, arrivano forti e chiare fino a noi per gridare che le donne sono le prime vittime di ogni conflitto, che ogni guerra si fa sempre per un’illusione e che ogni sforzo è lecito per il conseguimento della pace.