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EZECHIA PAOLO REALE: I SIRACUSANI MI AVEVANO SCELTO, UNO SCRUTINIO IRREGOLARE NON MI HA DATO IL RUOLO DI SINDACO. BROGLI CERTI COL SISTEMA DELLA SCHEDA BALLERINA

Mentre aumentano le gravi irregolarità verificate alle Amministrative di giugno 2018 e quindi acclarate dalla commissione che è al lavoro in Prefettura a Siracusa, sia il sindaco che i consiglieri comunali eletti con questi brogli ormai evidenti, fanno come i suonatori del Titanic. Cioè fanno finta di nulla. Alcuni leccaculisti di complemento non si arrendono all’evidenza e preannunciano contro ricorsi non si capisce su cosa visto che oggi si stanno verificando tutte le 76 sezioni elettorali incriminate. E queste verifiche sono l’ultimo atto, ormai appare chiaro che si va verso l’annullamento delle elezioni. Questo da un punto di vista amministrativo. C’è poi l’aspetto penale e chi ha messo la manina laddove non doveva, oggi deve pagare. Senza dubbio alcuno. Già alcuni mesi addietro avevamo chiesto al candidato sindaco Ezechia Paolo Reale di fare il punto. Rileggiamo insieme uno stralcio:

L’avvocato Ezechia Paolo Reale va dritto al cuore della questione: ci sono stati brogli alle ultime elezioni, probabilmente con il sistema della scheda ballerina. I siracusani mi hanno scelto come sindaco, ma un scrutinio irregolare mi ha tolto i voti che pure avevo avuto. Ho fatto ricorso e la verità dovrebbe essere ristabilita. Ma vediamo, senza tecnicismi, quello che dice Ezechia Paolo Reale: « Ci aspettiamo una decisione in tempi molto brevi. L’analisi dei verbali ha messo in luce un numero sconcertante di irregolarità. In alcune sezioni mancano oltre 2 mila voti registrati, in altre ne sono registrate circa 1500 in più dei votanti. Parecchie schede sono sparite (ad oggi 13 ndr) e quindi è legittimo il sospetto che sia stato attivato in alcune sezioni il meccanismo della scheda ballerina che consente di controllare il voto dell’elettore. Non immaginavo il livello: assoluta inadeguatezza da parte di chi è preposto alla cura della democrazia, cioè alla correttezza del risultato elettorale. Il mio ricorso non tende solamente a vedere confermata una posizione personale che gli elettori probabilmente mi hanno conferito e che uno scrutinio irregolare mi ha tolto, ma vuole essere un monito forte per le successive elezioni. Non possiamo pretendere che il cittadino torni a votare se poi il suo voto viene cancellato o svilito da chi avrebbe il compito di tutelarlo. Insomma le prossime elezioni devono essere regolari, queste sono state certamente irregolari. A primo turno ho ricevuto oltre 20 mila voti. Credo che le persone mi abbiano votato per avere dei risultati concreti in difesa dei più deboli e in favore delle zone periferiche e sento il dovere di utilizzare queste ventimila preferenze per portare avanti il mio programma insieme a tutti coloro che lo vorranno. Non interpreto il ruolo di capo dell’opposizione come aggressione precostituita al governo della città ma, al contrario, come capacità di realizzare ciò che alla città effettivamente serve.  All’interno della nostra coalizione e soprattutto delle liste civiche che l’hanno animata, abbiamo istituito delle commissioni di studio sui singoli problemi per dare supporto all’attività dei nostri consiglieri comunali e consentire alla città di avere risposte concrete sulle emergenze più evidenti. Credo che il ricorso mi darà ragione. Credo anche che due esperienze elettorali così intensamente vissute siano sufficienti. Anche se un numero sempre crescente di persone continua a chiedermi di non mollare per poter cambiare un sistema che sta opprimendo la città”.