EVENTI COLLATERALI ALL’INDA / SCUSATE ITALIA E ZUCCARELLO, MA COSA C’ENTRA IL CONCERTO DI PIERO PELU’?
Oggi avremmo dovuto conoscere il programma delle iniziative collaterali dell’INDA, in occasione del tradizionale ciclo di spettacoli classici. Le notizie giunte quando io vi scrivo- da voi adesso è la notte tra lunedì primo e martedì 2 di aprile -mi dicono che vi è stato un impasse durante la riunione del Consiglio di Amministrazione dell’Ente: i cinque consiglieri compatti hanno votato contro la proposta di una “spettacolarizzazione” alternativa appoggiata dal Presidente- nel caso dell’INDA questo Istituto è rappresentato dal sindaco della Città -. La Sgarlata, Giansiracusa & c. hanno sbarrato la strada all’esibizione, pare al Teatro Greco, di Piero Pelù. Altre manifestazioni erano previste tra il Teatro Greco e l’Astronave-abuso edilizio del Maniace, ed essendo collaterali avremmo già potuto parlare di “danni collaterali”. Per chi mi legge devo informare che il sottoscritto fu il primo in assoluto, nella storia di Siracusa, a portare il grande rock nazionale ed internazionale- Piero Pelù compreso -negli spazi del Parco Archeologico e in Piazza Duomo in Ortigia. Cominciai nel 1983, ero molto giovane ed incosciente.
Se oggi mi chiedessero di rifare il Magna Grecia Festival proporrei, prima di tutto, di individuare nuovi spazi idonei per le adunate di massa: Siracusa è una “trappola per topi”, l’assenza di iniziative di grande affluenza di pubblico è determinata dalla drammatica assenza di sicurezza. Quindi niente iniziative in Ortigia e lasciamo stare in pace il colle Temenite che soffre anche di altri problemi. Dobbiamo finirla con questa logica miserabile di abuso dei beni culturali, la città merita dei teatri nuovi. Il parco archeologico di Siracusa non gode di buona salute, se girate l’occhio alle spalle del Teatro, dietro le rocce vedrete la Latomia del Paradiso ormai chiusa quasi totalmente al pubblico per problemi geo-statici, lo stesso viale RIZZO fu chiuso al traffico pesante per evitare di danneggiare con le vibrazioni dei camion l’area sottostante. Io ho organizzato, almeno per venti anni, concerti e posso assicurarvi che i decibel sono dannosi.
La cavea del Teatro ed il colle sono sostenuti da una sottile striscia di roccia, sotto è vuoto, quindi le vibrazioni posso creare danni irreparabili. Questo se devo analizzare con razionalità la proposta, altra cosa poi è il piacere di vedere, dopo quasi quarant’anni, che le mie iniziative sono ancora valide e qualcuno- pare il solito amico del sindaco – le riproponga. Credetemi, il fatto che mi si copi mi lusinga, del resto c’è sempre una retroguardia che deve pur vivere: la mediocrità della politica e dei suoi pesci pulitori che deve andare avanti. Credo che alla fine il gruppo di potere prevarrà sul volere dei coraggiosi consiglieri, che si oppongono alla barbarie, ed in qualche maniera questo sarà il premio che la città non mi ha mai dato: far esibire dopo più di trenta anni artisti da me promossi, in piena solitudine in Italia, è come darmi un premio alla carriera. Il migliore: quello che non mi è stato mai dato e che io comunque non avrei mai ritirato. Perché oggi io non avrei riproposto questi artisti lessi, bolliti e di retroguardia: c’è tutto tutto un mondo in fermento, artisti che sono già i geni dello spettacolo del futuro, ovviamente non vi dico chi sono, sennò che piacere c’è?
Salvo Ferlito