UNA CITTA’ IMMORALE E ILLEGALE, UNA CITTA’ CHE SEMBRA SENZA FUTURO
Il sindaco e gli assessori di Siracusa sono dei dipendenti dei cittadini siracusani. Sono i cittadini che li pagano e ai cittadini debbono spiegare tutto quello che non fanno o che fanno male o che fanno e non dicono. Partiamo dalla prima arroganza e cioè quella di non rispondere ai problemi che vengono posti, alle domande che vengono rivolte. Il sindaco e i suoi assessori non rispondono mai a nulla. Saltuariamente vanno laddove di giornalisti non c’è nemmeno l’ombra. Giornalisti che chiedono di sapere, domandano e vogliono risposte precise, con date, coperture e importi. Da questi giornalisti si fugge, sono quelli che rompono i coglioni. Si preferiscono invece gli uomini/zerbini a cui si dice solo quello che fa comodo tanto si è certi che nessun rilievo verrà fatto. Tutto questo si chiama atteggiamento arrogante e impostazione paramafiosa del proprio ruolo: O sei con me o non ti faccio lavorare. Facciamo esempi pratici? Siracusa ha il 90 per cento delle strade scassate, impercorribili, con buche trappola sparse dovunque: Chi circola in auto o peggio in moto rischia di rompersi l’osso del collo. E’ un dato oggettivo, ma non ne parla nessuno. Ancora, una città che sembra Beirut dopo i bombardamenti non autorizza contemporaneamente la messa in opera dei cavi della fibra ottica su quel che resta delle carreggiate? E’ una cazzata enorme, lo capirebbe anche un bambino. Ma nessuno dice nemmeno questo. Così la città è ancora più scassata, con le strade ancora più dilaniate, con buche che poi vengono mal ricoperte con un asfalto dubbio che è almeno 4/5 centimetri sotto il livello del manto stradale. Bastano due gocce d’acqua ed è un disastro.
E poi spazzatura, aria inquinata, scuole danneggiate da infiltrazioni..Ma i 32 consiglieri comunali non dicono nulla, parlano invece di aria fritta, di vaporetti, navette, insomma di tutto quello che non si farà mai e che non disturba i manovratori. In sintesi, la nostra è una città immorale e illegale nei fatti. La nostra è anche una città che fa finta di nulla davanti a palesi imbrogli elettorali che dovrebbero portarci tutti sotto il Palazzo e cacciare chi probabilmente è residente abusivo. Ma l’indignazione è stata archiviata, si perderebbero le molliche. La nostra è una città di servi squallidi, di intellettuali che predicano male e razzolano peggio, la nostra, oggi, sembra proprio una città senza futuro.