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RACCOLTA RIFIUTI / ITALGAROZZO ALZA LA VOCE: “DA OGGI FINITA L’INDULGENZA”. ROBE DA PAZZI, CHI AMMINISTRA E LA TEKRA HANNO LE FACCE DI BRONZO

Rep: Dal primo aprile scadrà il temine concesso ai titolari di attività commerciali e artigianali per l’eliminazione delle scorte di magazzino di oggetti in plastica monouso non biodegradabili. Per i trasgressori scatteranno le sanzioni che vanno da venticinque a cinquecento euro, ridotta a cinquanta se pagata entro sessanta giorni. Entrerà così pienamente in vigore l’ordinanza sindacalo dello scorso gennaio che bandisce dal territorio comunale la plastica monouso non biodegradabile. Il provvedimento riguarda “supermercati, botteghe di vicinato, salumerie ed ogni altro esercizio e centro abilitato alla vendita di stoviglie per alimentari e cotton fioc” ma anche “le attività della ristorazione, quali bar, ristoranti, pizzerie, paninerie, take-away, rosticcerie, friggitorie e attività similari aventi quale finalità la somministrazione di alimenti e bevande, inclusi gli stabilimenti balneari e i chioschi”.  Stesso accorgimento dovrà essere applicato in occasione di feste pubbliche e sagre oltre che da enti e associazioni. Chi abita in città e i turisti dovranno dotarsi di sacchetti monouso biodegradabili e compostabili, oppure in carta o borse riutilizzabili. Le misure rientrano nella più generale “Strategia europea per la plastica” adottata dalla commissione europea un anno fa e che punta a un continente “plastic free” entro il 2030. Già dall’1 gennaio, su tutto il territorio nazionale, è vietato vendere cotton-fioc con bastoncini in plastica e dall’1 gennaio 2020 sarà bandito l’uso di microplastiche dai prodotti cosmetici.

Intanto scattano controlli più stringenti e “tolleranza zero contro chi smaltisce i rifiuti utilizzando sacchetti non rispondenti alle prescrizioni comunali. L’invito fatto alla cittadinanza è di differenziare correttamente, non soltanto riguardo al contenuto ma anche al contenitore. In particolare si invita ad osservare quanto disposto nell’ordinanza sindacale del marzo dello scorso anno, che dispone, tra l’altro, di utilizzare sacchetti trasparenti o semitrasparenti per rendere visibile la tipologia dei rifiuto in essi contenuta. “Non ci sarà più spazio alla tolleranza concessa in questi mesi di assestamento del servizio – ha detto il dirigente del Settore Ambiente Gaetano Brex – perché i rifiuti devono essere correttamente separati per essere accettati dalla discarica. Una regola che rientra in quel percorso virtuoso di buone pratiche in grado di innescare il raggiungimento di un doppio importante risultato: diminuire l’impatto ambientale e alleggerire i costi in bolletta”.

 

Sin qui il comunicato del Comune che francamente fa ridere e vi spieghiamo subito perchè. Sia oggi qui il dirigente Brex che l’assessore Coppa in emittenti e giornali dicono che l’indulgenza è finita, da oggi chi sbaglia paga, non ci saranno sconti per nessuno, i sacchetti debbono essere trasparenti perchè l’interno degli stessi deve essere in regola. Cioè l’intransigenza arriva da chi da 6 anni non è capace di fare un bando per la raccolta dei rifiuti? Da chi da sei anni fa convivere i siracusani con tonnellate di spazzatura? Da chi da sei anni non è arrivato al di la del 20/22 per cento di differenziata, travolto da bandi annullati perchè pensati e scritti da incompetenti? Oggi, dopo tanta incompetenza, sarebbe finita l’indulgenza per i siracusani. Degli stessi siracusani che sono così indulgenti da non cacciarvi via a calci nel sedere dopo sei anni di disastri? Nel merito. Italgarozzo ha cacciato via in tutti i modi l’Igm, Coppa addirittura da un anno mezzo non parlava con lo stesso titolare dell’Igm, Giulio Quercioli. Oggi c’è la Tekra con cui sono in ottimi rapporti visto che questa pur essendo in proroga in attesa di aggiudicazione discute di personale, non raccoglie i rifiuti accumulati in decine di discariche (nella foto quella di via Avola), non rende funzionali i centri di raccolta dove ci sono addetti che non fanno scaricare gli ingombranti e non fa funzionare nemmeno il servizio a domicilio come non fa funzionare il numero verde visto che non si riesce mai a parlare con l’addetta e quando dopo un’ora si sente finalmente una voce, voilà cade la linea. E’ finita l’indulgenza? Ma state zitti, Italgarozzo e Tekra, avete le facce di bronzo!