Politica

EMERGENZA BULLISMO / A SIRACUSA SIAMO ALL’ANNO ZERO. TROPPI PSEUDO EDUCATORI, OMERTOSI E ARROGANTI

È un po’ il vaso di Pandora, il BULLISMO, contenitore e specchio di gran parte dei mali di questa nostra società malata. Il bullismo va innanzitutto riconosciuto, fin dai primi segnali, quindi estirpato sul nascere, come un’erba cattiva. Purtroppo, anche a Siracusa, su questo tema,  siamo un po’ all’anno zero. Se ne parla poco e non sempre in modo corretto. Poche le conferenze, rare le riunioni a scuola. Accade sempre più spesso, al contrario, che in non pochi istituti, specialmente i più “intoccabili”, prevalga  un’insana logica dello struzzo, ovvero negare il problema. Il BULLISMO? Non esiste! Non c’è mai stato da noi! Bello, bellissimo, ma non è vero. Aggiungo che lasciare dei bambini o degli adolescenti da soli di fronte a degli evidenti (per chi li vuole vedere) casi di disagio, è da codardi e della peggiore specie. Un educatore mette sempre al primo posto il benessere degli alunni e tutto il resto (paura del buon nome della scuola o conoscenza pregressa con i genitori del bullo, per esempio), tutto il resto sono solo pagine tristi di scuole di infima categoria, con educatori, se proprio si voglia insistere a chiamarli così, a livello. I suddetti pseudo-educatori spesso sono anche parecchio arroganti, erroneamente a volte ritengono persino di essere dei grandi dirigenti e dei validissimi insegnanti. Non li sfiora il dubbio, neppure un vago sospetto di essere lontani anni luce da una corretta figura di pedagogo. A mio sommesso avviso, parecchi di loro non dovrebbero stare in una scuola, neppure per aprire e chiuderne il portone.

Carmen Perricone

 

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