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LA MAGGIORANZA REPLICA SULLA VICENDA CARTA / NON PRENDIAMO LEZIONI DA PIPPO SORBELLO, ANCORA OGGI IMPUTATO IN NUMEROSI PROCESSI PER REATI AI DANNI DEL COMUNE DI MELILLI

Rep: Con il presente comunicato, da un lato, esprimiamo piena solidarietà al Sindaco e ai dipendenti comunali interessati dal procedimento “Muddica”, rimettendoci fiduciosi all’operato della Magistratura a garanzia della verità sostanziale, dall’altro, vogliamo fare chiarezza sulle mistificazioni e strumentalizzazioni che sono state fatte della vicenda, poiché riteniamo che una cosa è la politica, un’altra è l’operato della Magistratura inquirente.

Si è deciso di prendere parola solo ora proprio perché, ossequiosi rispetto alla Giustizia e alla Sua amministrazione, in attesa della celebrazione degli interrogatori di garanzia, ed in particolare il rigetto delle responsabilità penali da parte del Sindaco e dei dipendenti coinvolti, i quali comunque hanno manifestato piena disponibilità a chiarire ogni cosa e a collaborare lealmente con gli Organi inquirenti per l’accertamento della verità e nel superiore interesse della cittadinanza melillese.

Sentiamo, però, l’esigenza di fare chiarezza e parlare in maniera trasparente ai nostri concittadini.

Ci stupisce che una vicenda giudiziaria sia oggetto di una campagna mediatica da parte di chi, negli anni passati, ha gettato una pesante onta sull’immagine di legalità del Comune di Melilli.

Vogliamo sottolineare che i procedimenti penali non si commentano come le partite di calcio, così come stanno facendo dei tifosi accaniti della giustizia dell’ultima ora poiché, perso il potere, si sentono censori e accusatori del nulla.

Ricordiamo alla cittadinanza che chi tra l’opposizione si erge a paladino della giustizia, assumendo quasi una veste candida, dimentica che tutt’ora riveste la qualifica di imputato in numerosi procedimenti penali per aver commesso reati contro la Pubblica Amministrazione ed in particolare proprio contro il Comune di Melilli (l’ex sindaco Pippo Sorbello ndr).

Il quadro dei reati gravissimi a cui sono sottoposti tutt’oggi alcuni di questi censori sono di estrema e maggiore gravità, proprio perché in quegli anni si era persa la differenza tra la gestione della cosa pubblica rispetto agli affari individuali.

Basti pensare che ancora è in atto il processo penale per i famosi 11 capi di imputazione che videro balzare il Comune di Melilli agli onori della cronaca.

Uno di questi accusatori politici dimentica che solamente grazie alla “Legge Severino” evitò le misure cautelari poiché sospeso dalla carica di Deputato Regionale e di Consigliere Comunale per aver commesso altri reati contro la Pubblica Amministrazione.

L’Amministrazione Comunale e la maggioranza consiliare vogliono rassicurare la cittadinanza che si continuerà, senza sosta, a lavorare per il bene della collettività, con maggior vigore, perché le intimidazioni politiche non ci toccano, e, soprattutto, perché a sollevarle sono soggetti che non hanno nulla che insegnare in tema di legalità a questa maggioranza composta esclusivamente da persone perbene.

Saremo, sempre, disponibili nei riguardi dell’Autorità Giudiziaria, e a collaborare affinché si faccia luce su qualsiasi aspetto, comprese le strumentalizzazioni della vicenda.

 

Melilli, 17/02/2019

Corradino Giuseppe

Coco Vincenzo

Militti Giuseppe

Liseo Angelita

Scollo Antonino

Riggio Teresa

Valenti Barbara

Gigliuto Sebastiano

Ternullo Daniela

Cutrona Rosario

Bafumi Concetta

Mangiafico Alessia

Miceli Santo