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BROGLI ELETTORALI A GIUGNO 2018 / SCOMPARSE DUE SCHEDE E ALTRE IRREGOLARITA’. LA SCHEDA BALLERINA DI CETTO LA QUALUNQUE DIVENTA REALE. CHI E’ IL GRANDE INQUINATORE DEL VOTO?

“Per poter discriminare i vizi di legittimità dalle mere irregolarità occorre far riferimento allo scopo cui è diretta la normativa in materia, cioè la trasparenza dei risultati elettorali e la garanzia della libera espressione del voto. Siffatto scopo non può dirsi raggiunto nel caso di erronea menzione a verbale del numero delle schede autenticate e non utilizzate, risultando impedito, di fatto, il riscontro preventivo dell’effettivo numero delle schede utilizzate e quindi votate. La predetta circostanza determina incertezza in ordine alla regolarità delle operazioni di voto, le quali non possono dunque essere considerate valide. In definitiva, ai fini della legittimità delle operazioni elettorali vi deve essere un’esatta simmetria tra il numero dei votanti e le schede scrutinate, nonché tra il numero delle schede complessivamente autenticate e la somma delle schede autenticate ed utilizzate dagli elettori e di quelle autenticate ma non utilizzate”.

Basta questo assunto che è di un Tar, quello di Salerno per la precisione, per poter dire che le elezioni del giugno scorso non sono valide, non lo possono essere dopo quello  che è risultato dalla verifica di nove sole sezioni sulle 76 che saranno controllate. Insomma, 300 voti registrati in più in tre sezioni rispetto al numero dei votanti: questo è uno dei dati clamorosi delle verifiche in Prefettura sui risultati elettorali delle ultime Amministrative. Altro che brogli, qui siamo alla scandalo. Vediamo ancora il dettaglio. Nella sezione 3 ci sono sei voti registrati in meno. Nella sezione 4 invece dalle verifiche sono risultati 254 voti registrati in più dei votanti. Sì, avete letto bene: 254 voti in più rispetto al numero dei votanti nella sezione 4. Anche nella sezione 5 ci sono 70 voti registrati in più rispetto al numero dei votanti. Visti questi numeri, va oggettivamente scartata la possibilità di errori, insomma qualcuno ha imbrogliato le carte, è un dato oggettivo.

Ieri nuove verifiche con risultati sempre in linea: votanti in più rispetto al numero degli elettori e queste non sono solo disattenzioni e irregolarità. La novità, fra tutte le altre irregolarità, riguarda l’assenza, la scomparsa, la non reperibilità di due schede nelle sezioni 7 e 9. Cioè queste schede non ci sono proprio più e qui entra la cosiddetta scheda ballerina (vedi allegato nella foto) cioè l’elettore che entra nel seggio con una scheda già votata, fornita da qualcuno del seggio, si prende la scheda che gli dà il presidente di seggio e deposita nell’urna quella già votata portando fuori quella in bianco che poi viene votata e data a un altro cittadino e così via.  E visti questi dati ormai chiari e verificati, aumentano i sostenitori di brogli elettorali alle ultime elezioni comunali e viene confermata la sostanza del ricorso presentato da Ezechia Paolo Reale. Un altro esempio? Il 23 gennaio scorso la commissione costituita ad hoc, dopo l’ordinanza di verificazione di 76 sezioni su 123 complessive voluta dal Tar di Catania, si è occupata delle sezioni elettorali 82 e 2 della città capoluogo. Nelle due sezioni sono risultate mancanti complessivamente 355 voti. Nella 82 addirittura scomparse anche tutte le preferenze per il Consiglio Comunale. Siamo chiaramente verso l’annullamento del voto, ma anche in attesa di conoscere i grandi inquinatori del voto.