Politica

LOREDANA FARACI: QUESTO SINDACO E LA SUA GIUNTA SONO FUORI DALLA REALTA’

Loredana Faraci, è in corso una verifica per presunti brogli elettorali ordinata dal Tar che riguarda praticamente i due terzi della popolazione elettorale siracusana. Su questa vicenda almeno scandalosa visto che ad essere vilipese sono la trasparenza e la certezza del voto di ogni cittadino elettore, non ci sono state dichiarazioni del sindaco che pure è sub judice, nessuno si è indignato, silenziosi anche i grilli parlanti abituali.

Non mi stupisce più nulla, oramai, di questa città. Siracusa è stata capace di rieleggere lo “stesso sindaco”, sotto sembianza diversa, dopo che per cinque anni si è lamentata, si è sentita oltraggiata. Cosa altro dire? Oggi ad incontrarne uno che ha voluto questa giunta e questo sindaco…. Nessuno, ad oggi, ha votato o ha voluto questa amministrazione. A volte mi chiedo dove vivo. Cosa ci faccio e perché da professoressa e pubblicista abbia scelto di impegnarmi politicamente. Poi, penso ai più di 20mila voti presi da Paolo Reale e dico che per quei 20mila, e sicuramente molti di più, oggi rimango in questa città. Sull’attuale sindaco non so dire nulla di diverso da quello che sento dire a tanti altri: appare spesso, come la sua Giunta, fuori dalla realtà.
Eccellente, diretto da Gianni Bonina, ha denunciato come, quando e perché si stanno privatizzando i beni culturali siracusani. Prossima obiettivo il Teatro Greco. Stupiscono non poco poi i meccanismi e i personaggi. Qual è la tua lettura di questa vicenda?

Gianni Bonina, a Siracusa, ha lavorato molto e dai politici siracusani di allora venne pure allontanato. Il suo carattere difficile si accompagnava, però, anche ad una assoluta libertà di pensiero oltre che ad una indiscutibile preparazione. Non so nulla sul teatro greco, potrei pure pensare che la sua sia stata pura provocazione, dinanzi a cui i siracusani non farebbero nulla comunque, edulcorando tutto. Ho già apertamente manifestato e preso posizione, con una mia opinione attraverso un comunicato a mia firma, sul teatro comunale. Poi ho ascoltato un assessore nervoso che cercava di svilire il nostro impegno. Penso che la città, oggi, meriti un teatro con un vero direttore artistico, un bando che permetta in modo serio e trasparente, a tutti di concorrere, parlo di chi il teatro lo fa da sempre. Credo, anche, che si debbano tra loro, gli amministratori, chiarire sul modello da proporre, e magari dare versioni condivise. Penso anche che quel teatro debba diventare, senza troppa falsa poesia e luoghi comuni, una piccola macchina teatrale. Piccola perché piccola è la dimensione e perché si comincia, quando non si hanno le idee chiare con piccole cose di qualità. Penso che a quel teatro debba poter accedere chi fa teatro da sempre. Ovviamente senza affitti indecenti.

Mariarita Sgarlata, nuovo consigliere delegato dell’Inda, ha detto la sua sul parco archeologico e sulla gestione del teatro comunale. Condividi, non condividi, hai la tua idea personale?

La presenza di Mariarita Sgarlata credo sia davvero tra le poche note positive di questa città. Una persona colta, preparata, al posto giusto. Soprattutto, una persona che non si è mai preoccupata di esprimere pareri quando era necessario farlo. Condivido gran parte delle sue posizioni sul teatro comunale, come ho detto io stessa attraverso Progetto Siracusa, e la necessità di rimettere al centro della Fondazione Inda la qualità delle scelte e l’esigenza di internazionalizzazione le offerte culturali. Credo binomio vincente in una città che di internazionale finora ha ben poco. Fermo restando l’ottimo lavoro fatto da Roberto Andò che porta la firma di Pier Francesco Pinelli.

 

SABATO L’INTERVISTA INTEGRALE