Politica

CHI RICORDA I DUE DELFINI, IL LOGO DI SIRACUSA CHE CI COSTO’ MIGLIAIA DI EURO?

Breve ma animata polemica nella Sala Stampa di via Minerva fra alcuni giornalisti e il capo dell’ufficio stampa del Comune di Siracusa, Giulia Randazzo. Argomento, la validità delle decisioni della Giuria per il premio “I Segni di Siracusa e i segni del mondo”, poco prima dell’annunciata cerimonia di premiazione del vincitore del nuovo logo della città, iniziativa che allinea questi marchi nei suoi documenti ufficiali: Città di Siracusa, Unesco World Heritage, Regione Siciliana, MF, ERG, AIAP. Va subito detto che, intanto, in quella sala, è stato premiato solo il primo classificato. La giuria era composta dal sindaco di Siracusa, Titti Bufardeci e dai professionisti del settore, Mario Piazza, Presidente dell’Associazione internazionale pubblicità visiva di Milano, Massimo Vignelli, Armando Milani. Il Comune di Siracusa, promotore e organizzatore del bando, ha affidato la relativa consulenza alla stessa Associazione di cui è Presidente Mario Piazza, componente della stessa giuria. A vincere il primo premio di 15mila euro è stato Gianni Sinni, professionista fiorentino, con “Siracusa patrimonio dell’umanità”, “figurazione dei due delfini in un motivo a sole multi raggiato” che, secondo i giurati, diventa sinonimo visivo di alcune caratteristiche naturali di Siracusa come “il suo essere porto e il suo centro del mediterraneo”, definita una “soluzione originale… uno dei motivi iconici legati alla storia e alla miotologia della città,la Fonte Aretu-sa”. Il vincitore Gianni Sinni è anche il di-rettore del blog dell’ Associazione e com-ponente del consiglio d’amministrazione, ma tutto ciò, a detta degli organizzatori siracusani interessati, non ha avuto “nessun peso sulle scelte perché delle opere non si conoscevano gli autori in quanto le stesse, per regolamento, erano contrassegnati da particolari indicatori”. Il secondo Premio, di 5000 euro, è andato a un progetto che mostra “la necessità di contenere i valori segnici con una riduzione ortografica, una lettera come l’iniziale di Siracusa, la “S e un segno di interpunzione rovesciato”, quale traduzione visiva dei concetti di calore e di passione di una città. Il bozzetto è arrivato da Genova, opera da due artisti, Silvye Garrone (niente di comune con la ben nota famiglia di industriali, Garrone di Genova, proprietari anche della raffinera Isab-Erg di Siracusa, come è stato precisato da Giulia Randazzo in conferenza stampa, capo ufficio stampa del Comune di Siracusa, di sua spontanea iniziativa, senza che nessuno avesse sollevato dubbi in merito, delegata lei stessa dal sindaco a partecipare alle riunioni di Giuria, la quale ha affermato che i Garrone sono anche Sponsor del concorso!) e Alessandra Gatto, della quale non è stata svelata l’origine (potrebbe essere una nota professionista siracusana legata a un presidente del centrosinistra). Il terzo Premio, di 4000 euro, è stato assegnato a Adrien Leroy, un francese di Colombes, Francia, con il progetto,” Seeracuse” , ritenuto “il più classico dalla giuria che individua in un elemento pittografico lo spazio e per creare significatività e origi-nalità della proposta: la costruzione della lettera iniziale, S, di Siracusa è il cardine della proposta, tracciata attraverso il disegno figurato di due delfini. La menzione speciale è andata a Anthony Willow da Saint Poaul, del Minnesota, “Siracusa”, premiato “per la costruzione di un sistema di notazione , una sorta di linguaggio per la città, per la procedura attuata dal progettista, dove i se-gni e gli altri diapositivi visivi diventano strumentazioni fluide modellabili di volta in volta rispetto alle esigenze comunicative e alla modalità di trasmissione”. La cerimonia di premiazione, presieduta dal sindaco di Siracusa, Bufardeci, preceduta da una puntuale relazione dell’assessore Ezechia Paolo Reale, si è svolta alla presenza di rappresentanti della stampa, di esperti del settore, di cittadini, convenuti nella sala Stampa del Comune di Siracusa, dove un pannello ospitava i 26 progetti finalisti. Fra gli interventi dal pubblico, quello del prof. Michelangelo Blanco che ha subito indicato “nella simbologia spirituale della siracusanità, il tragitto universale della città di Siracusa, lontano dai materialismi attuali”, e quella della prof.ssa Marika Cirone Di Marco che ha proposto una mostra di tutti i progetti presentati al fine di conoscere il giudizio dei cittadini ,” una sorta di primarie della grafica pubblicitaria, per dare anche visibilità a quanti, non vin-cendo, hanno comunque dato il loro contri-buto creativo a Siracusa”. Ha risposto a tutti il sindaco Bufardeci che ha confermato “come sia stato anche intenzione del Comu-ne dare seguito all’opera di divulgazione dei progetti grafici” , sottolineando che “il con-corso per il logo di Siracusa aveva anche lo scopo di attrarre quanto più interessi sulla città allo scopo di fare conoscere sempre più il nome di Siracusa nel mondo.

Corrado Cartia

I Fatti Gennaio 2008