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SINDACO, ASSESSORI E LA PRESIDENTE COSTANO AI SIRACUSANI 30MILA EURO AL MESE

Parliamoci chiaro il sindaco è sub iudice. Fra poco arriveranno i verificatori ad asseverare i brogli elettorali che secondo l’ordinanza del Tar ci sono eccome. Tanto appunto da ordinare la verifica su 74 sezioni, oltre la metà delle sezioni elettorali del capoluogo. Un sindaco dimezzato, con una sberla del Tar che lo rende praticamente senza poteri: Come fa a prendere decisioni importanti se a giugno poi dovesse essere cacciato con ignominia, lui insieme alle decisioni prese? Diciamo che Italia dovrebbe dimettersi subito per evitare lui e soprattutto evitare alla città le forche caudine di funzionari verificatori che ratificheranno che siamo una città di imbroglioni, una città che ha saltato anche il fosso, fini a ieri invalicabile, della trasparenza nelle operazioni elettorali, nelle elezioni dei suoi rappresentanti. Ma se Italgarozzo ha le maggiori responsabilità, non sono da meno né i grillini (imbroglioni politici sgamati ed alleati di fatto col Pd) né il centro destra che poteva mandare il sindaco a casa con un battere di ciglia. In conclusione abbiamo un gruppo di mezze calzette che ammazzerebbe la madre per lo strapuntino conquistato. Pensare poi che sindaco, giunta e presidente del consiglio comunale, sterili quanto incompetenti (è un dato oggettivo), ci costano 30mila euro al mese fa schiattare di rabbia. Peggio di così.