Politica

NOTIZIE FLASH SUL SERVIZIO FERROVIARIO E LO SCIOPERO CONTRO POSTE

TRENITALIA, SI INSEDIA OSSERVATORIO REGIONALE SUL SERVIZIO FERROVIARIO
Si insedierà il prossimo giovedì 13 dicembre l’Osservatorio sull’andamento del servizio ferroviario prestato da Trenitalia in Sicilia. Il tavolo, istituito e presieduto dall’assessore regione alle Infrastrutture Marco Falcone, è previsto dall’articolo 18 del contratto di servizio con la Regione Siciliana e comprende i vertici di Trenitalia, funzionari del Dipartimento regionale Trasporti e i rappresentanti delle associazioni dei consumatori, dei passeggeri e delle persone a mobilità ridotta e con disabilità. «Dopo anni vede finalmente la luce un organismo che terremo in grande considerazione – spiega l’assessore Falcone – nell’ottica di dare costante ascolto alle istanze dei territorio, obiettivo primario e prassi quotidiana del Governo Musumeci». L’assessore alle Infrastrutture preannuncia iniziative concrete sul tema dei ritardi e delle tabelle di marcia dei treni: «Sulle perplessità relative agli orari e alle tratte messe a punto da Trenitalia apriremo il confronto e nella sede dell’Osservatorio correggeremo eventuali errori e disfunzioni».

IL SINDACATO PROCLAMA LO SCIOPERO CONTRO POSTE

Si riprende in Sicilia l’agitazione. Cisl Cgil Uil Failp Confsal Ugl dopo l’ennesimo confronto con la dirigenza di poste denunciano che nulla è cambiato per cui non rimane che la proclamazione dello sciopero. Il silenzio gelido è stata la loro risposta. La più grande azienda di servizi non si occupa delle condizioni di lavoro dei propri dipendenti ed è concentrata solamente al taglio del personale, tramite incentivo all’esodo ( hanno gia firmato 600 unita 2018) . L’azienda ha annullato, facendo finta di non vedere, i diritti contrattuali. Ulteriori e positivi ingressi di nuove commesse ( e-commerce pacchi Amazon) devono essere accompagnate da strumenti e risorse. Invece avviene il contrario. Il clima nei posti di lavoro, confermiamo, è di grande conflittualità anche per la “soppressione” delle regole stabilite dal contratto e dagli accordi non più applicati. Ormai il lavoratore, di ogni ordine e grado, non conosce la sua vera identità lavorativa e trascorre la giornata, tra contraddizioni d indirizzo,  “schiacciato” fra il comando e le regole scritte, rischiando comunque di sbagliare.