FORTE SCOSSA DI TERREMOTO A CATANIA NORD: 10 FERITI, CROLLI A TRECASTAGNI, ZAFFERANA, SANTA VENERINA
Una scossa dall’effetto amplificato per la superficialità dell’ipocentro del sisma, a solo un chilometro di profondità. Il sisma è stato avvertito anche a Taormina, nel Siracusano e nel Ragusano.
Sale a dieci il numero dei feriti, tutti lievi, per i danni causati nel Catanese della scossa di terremoto. Due feriti non gravi registrati a Fleri e, nella stessa frazione di Zafferana Etnea, soccorso anche un 80enne. L’uomo è stato estratto dalle macerie della sua abitazione. L’anziano, sorpreso nel sonno, è stato portato in ospedale per leggere contusioni alla testa. Soccorso anche un abitante di Pisano.
“Siamo vivi per miracolo”, ripete una famiglia di 4 persone, madre, padre e due figli minori, scampati alla morte mentre le pareti della loro casa crollavano per il sisma. Il padre ancora scosso, racconta: “Eravamo a letto, ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetti dalle macerie: siamo vivi per miracolo”. A Fleri i crolli hanno interessato anche la vecchia chiesa del paese. Danni anche a Santa Venerina e Zaffarana Etnea.
Almeno 11 le scosse di assestamento sono state registrate dalla mezzanotte nella zona dell’Etna. Tra le più rilevanti una di magnitudo 3.3 all’1:09 vicino ad Aci Sant’Antonio. Quasi tutti gli eventi sismici hanno avuto ipocentro a una profondità molto bassa, anche meno di un chilometro. Eventi legati probabilmente all’eruzione in corso da due giorni sull’Etna. Angelo Borrelli, il capo del Dipartimento della Protezione civile ha convocato il Comitato operativo a Roma per fare il punto sul terremoto. A Catania, il prefetto Claudio Sammartino, ha convocato immediatamente a Palazzo Minoriti il Centro coordinamento soccorsi.