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SE IO FOSSI SINDACO NON AVREI MANDATO A CASA 100 LAVORATORI E LOTTEREI PER DARE A SIRACUSA L’ULTIMA CHANCE

Se io fossi il sindaco qualcosa farei. Fate un giro per Siracusa: è un mortorio, attutito quando c’è la luce, drammatico di sera. La chiusura progressiva di tanti negozi, il fatto oggettivo di migliaia di disoccupati, la mancanza dell’euro in tasca per tanti giovani so-no un dato visibile a tutti, la depressione aumenta, la rassegnazione anche, il futuro ha tinte sempre più fosche. Se io fossi sindaco qualcosa farei. Manca il lavoro e manca ogni giorno di più, in maniera visibile, palpabile. Se io fossi sindaco chiamerei a raccolta imprenditori, sindacati, deputati per individuare tutto quello che si può fare subito, ma sul serio! Senza la finta attenzione del defunto Tavolo del lavoro voluto da Ivan Lo Bello che, ripeto, era un falso totem. Se io fossi sindaco convocherei gli stati generali del Commercio e studierei insieme a questa categoria i rimedi immediati per avere risultati, anche piccoli, importante voltare pagina. Se io fossi sindaco andrei a vendere Siracusa ovunque, in tutto il mondo. Abbiamo un grande nome di cui ci vantiamo ma che nessuno sa tramutare in economia. Se io fossi sindaco farei un investimento e inviterei tutti gli operatori turistici mondiali in tutti gli alberghi di Siracusa, in quegli alberghi che oggi sono chiusi perché stagionali, semichiusi, boccheggianti, anche a spese del Comune (sempre meglio dei rimborsi, di clientelismo spicciolo e dei consulenti). Se io fossi sindaco inventerei una proposta al giorno e non farei davvero come Ponzio Pilato, non mi laverei le mani e non mi chiuderei nel Palazzo dimenticando i motivi della mia elezione. Se io fossi sindaco non nominerei consulenti ed esperti come se Siracusa fosse New York, questi soldi li destinerei tutti a creare speranze e lavoro e non avrei certo mandato a casa 100 lavoratori di navette, asili nido e refezione scolastica. Se io fossi sindaco…beh se io fossi sindaco non penserei al mio partito e alle lotte di potere tutto il giorno, non mi sceglierei assessori fuori mestiere nelle rubriche di cui si occupano, ma mi affiderei alle migliori professionalità – non servetti pronti a tutto pur di sedersi in Giunta – che ancora questa disgraziata città ha disponibili ma che inopinatamente restano non utilizzate. Che dire? Spero che Italgarozzo si risvegli da iattanza e torpore, che si inizi ad amministrare la città visto che fino ad oggi così non è stato, che ci sia un progetto di città, che si vada a prendere fino a casa chi vuole investire a Siracusa e gli si metta davanti un bel tappeto rosso, insomma spero, e lo dico col cuore prima che col cervello, che la mia Siracusa abbia ancora una chance.