Politica

L’ITALGAROZZO (SOTTO MENTITE SPOGLIE) SOLLECITA IL PRESIDENTE MUSUMECI PER IL PARCO

Il presidente di Noi Albergatori, Giuseppe Rosano, da sempre vicino a Italgarozzo (vedi anche la perla del cavallo corinzio), scrive una lettera al presidente della Regione, Nello Musumeci e all’assessore Tusa per sollecitare l’istituzione ufficiale del parco archeologico di Siracusa. Richiesta su cui tutti i siracusani potrebbero convergere se i firmatari non fossero stati, con qualche eccezione, tutti appartenenti alla corte della Garozzo band prima e dell’Italgarozzo dopo. Quindi una iniziativa destinata al fallimento in partenza, proprio per la connotazione politica dei firmatari. Va benissimo chi si è occupato e si occupa di turismo, non c’entrano una mazza col turismo gli amici del capo come addirittura l’associazione rifiuti zero. La solita “riminata ri catti” alla siracusana. Ecco comunque il testo a firma Rosano, ma stranamente collimante con le proteste ostentate a più riprese da Italgarozzo:

Illustrissimi, i soggetti e le associazioni di categoria che sottoscrivono il presente documento, lunedì 12 novembre 2018, hanno assistito presso il Museo Paolo Orsi ad un surreale convegno sul Parco Archeologico di Siracusa, surreale non per la qualità degli interventi e dei relatori ma per l’argomento affrontato. E’ a Voi noto che Siracusa aspetta da anni l’Istituzione del grande Parco Archeologico della Città, una risorsa resa possibile da una Legge innovativa e lungimirante opera di un nostro concittadino, Fabio Granata, attuale assessore alla Cultura della Città. Secondo il dettato della Legge (20/2000, sistema dei parchi archeologici), nessun parco può essere istituito se prima non viene perimetrato! E veniamo alla situazione attuale: il Parco Archeologico di Siracusa ha un decreto di perimetrazione, sottoscritto da un’altra nostra concittadina, Mariarita Sgarlata, già assessore dei Beni Culturali della Regione Siciliana (D.A. n. 936, 3 aprile 2014; G.U.R.S., 2 maggio 2014), al quale deve seguire il decreto di istituzione con un regolamento del Parco (anch’esso già esistente e notificato al Comune di Siracusa sempre nel 2014), un consiglio di amministrazione che invece, questo sì, ma solo questo, resta da nominare. Regolamento e consiglio di amministrazione saranno presentati nel decreto di istituzione del Parco, come prevede la Legge e come risulta dai decreti dei parchi fin qui istituiti (solo cinque a fronte dei sette già perimetrati che attendono di essere istituiti). Ancora la legge prevede che sia acquisito il parere del Consiglio Regionale dei Beni Culturali che è stato comunque ricomposto ed è operativo, nonostante l’intenzione di modificarlo ulteriormente, operazione che, noi crediamo, porterebbe via ancora altro tempo.

Siamo consapevoli che istituire il Parco significa creare un ente indipendente, dotato di autonomia gestionale, significa che tutti gli introiti dello sbigliettamento, pari all’incirca a 4 milioni di euro all’anno, non verrebbero incamerati a Palermo ma resterebbero a Siracusa e potrebbero essere utilizzati per i fini stabiliti dalla Legge: tutela, manutenzione e valorizzazione del sito. E non solo: un parco archeologico, che contiene un paesaggio unico, protetto sia dentro che fuori dai suoi confini, è un grande catalizzatore di fondi comunitari e può essere messo al centro di grandi progetti di valorizzazione della programmazione europea 2020.

Non siamo qui a tediarVi troppo dilungandoci in descrizioni particolareggiate su come i corrispettivi incassati dallo sbigliettamento vengono “dirottati” su altri capitoli di spesa e non alla legittima destinazione volta a preservare e garantire, insieme alla salvaguardia e alla valorizzazione, la manutenzione e la pulizia del Parco siracusano. Di certo non si può più continuare l’attuale andazzo di affidare – annualmente – allo scatto e lodevole senso etico delle associazioni albergatori, guide turistiche e ambientaliste, con il contributo del volontariato di tanti bravi cittadini per restituire il decoro e la pulizia dei siti archeologici collocati all’interno del Parco; liberandoli da arbusti e cespugli selvatici causa finanche di pericolosi incendi. Con franchezza diciamo che siamo davvero stanchi di vedere turisti inferociti, ai quali viene chiesto di pagare il biglietto di ingresso per assistere allo stato di incuria in cui versa il parco.

E’ del tutto evidente che la realizzazione del Parco Archeologico, non più prorogabile, è indiscutibilmente importantissima perché consentirà di valorizzare appieno non solo l’area della Neapolis ma anche aree oggi del tutto abbandonate e precluse ai cittadini e ai turisti, come il Castello Eurialo, una delle più importanti fortificazioni greche al Mondo, il cui stato di abbandono e degrado non è più tollerabile. Il Parco così come perimetrato dal citato Decreto del 2014 ha peraltro una perfetta coerenza con il Piano Paesaggistico e non potrà quindi che determinare benefici indiscutibili alle politiche turistiche e culturali della Città.

Basta veramente poco e in qualche settimane il Parco Archeologico di Siracusa potrebbe diventare una realtà! Se si vuole realizzare il Parco Archeologico di Siracusa nel più breve tempo possibile e senza danni per la città basta seguire il dettato della Legge, evitando nuove perimetrazioni e partendo dal decreto già esistente. Potrebbe essere la giusta conclusione di un lavoro di squadra, fuori da ogni steccato ideologico, mirato alla preservazione dei beni comuni e al benessere dei cittadini siracusani.

Per queste semplici considerazioni abbiamo ritenuto surreale il Convegno del 12 novembre, a nostro avviso fuori tempo massimo, in quanto la realizzazione del Parco dovrà trovare attuazione senza ulteriori discussioni.

A questo punto vorremmo sapere –  con la massima trasparenza – quali sono i tempi di Istituzione del Parco Archeologico di Siracusa e da cosa dipendono le non giustificate esitazioni, visto che altri Parchi sono già stati istituiti sulla base della L.20/2000 e senza che sia occorsa alcuna modifica legislativa.

Gradiremmo, inoltre, capire se risponda a verità che piccoli settori della politica o della impresa della Città di Siracusa stiano, per interessi particolari, “remando contro” condizionando irresponsabilmente il Governo Regionale, determinando un danno alla Città difficilmente quantificabile. Desideriamo sottolineare che per Siracusa il Parco Archeologico potrà e dovrà rappresentare un salto di qualità nelle politiche turistiche e culturali tale da annoverare la nostra Città tra le Capitali mediterranee del Viaggio Culturale. Nel riconoscere la sensibilità del Presidente Musumeci e dell’Assessore Tusa su questi temi, rivolgiamo Loro l’appello di valersi di un decisisivo “colpo di reni” che metta in un angolo ogni titubanza e determini entro il 2018 questo straordinario dono alla nostra Siracusa.

Che non dimenticherà…