Politica

INTERVENTO (EVASIVO) UIL SUL SERVIZIO INCHIESTA DI RAI3 SUI MIASMI ASSASSINI NEL PETROLCHIMICO

Rep: La questione ambientale del nostro territorio è tornata nuovamente d’attualità in seguito agli ultimi tavoli prefettizi ma soprattutto è emersa in tutta la sua crudeltà in occasione del servizio televisivo su Rai 3 “I dieci comandamenti”.
Sulla questione è intervenuta anche la Uil con il segretario generale territoriale, Stefano Munafò, il quale seppur sottolineando il fatto che sino ad oggi non si sia ancora “riusciti ad imporsi con una politica di salvaguardia per la salute ambientale”, è importante mettere in evidenza che gli strumenti per farlo ci siano tutti. “A partire da questo protocollo d’intesa sull’ambiente che fu fatto per la prima volta nel 2005 e che oggi andrebbe soltanto riaggiornato. Il prefetto Gradone ci aveva provato con il supporto delle organizzazioni sindacali, qualche anno fa senza una soluzione; oggi si è tornati a parlare della questione e noi siamo naturalmente in prima linea perché vogliamo la salute dei cittadini e quella di tutto il territorio, dunque attraverso una qualità dell’aria ottimale. Come? Per mezzo di questo documento per il quale non importa chi siano i soggetti protagonisti, quanto piuttosto che venga riaggiornato e attuato”.
Di recente è stato attivato nel nostro territorio il tavolo tematico sull’ambiente (e poco tempo fa un documento unitario sindacale che fra i punti cardine prevede la salute pubblica e la tutela dell’ambiente), su iniziativa del prefetto di Siracusa, Giuseppe Castaldo, con il concorso di tutte le parti, sia pubbliche che private, col fine di favorire il dialogo ed individuare soluzioni migliorative per il territorio partendo dalla revisione del protocollo sulla qualità dell’aria del 2005, ripreso nel 2012 ma non perfezionato.
“Noi siamo ovviamente grati al prefetto Castaldo – ha aggiunto Munafò  – affinché si porti a compimento questo processo cominciato diversi anni fa. Ma adesso occorre non più perdere tempo  perché monitorare le fonti emissive che non siano solo riconducibili ai grandi impianti di combustione soggetti alle Aia, ma anche a quelle attività che possono essere causa delle molestie olfattive, deve diventare non solo una questione di cui parlare durante i tavoli tematici ma da mettere in pratica perché la salute pubblica vale più di ogni altra cosa”.

 

Sin qui il comunicato della Uil. Non si tratta solo di molestie olfattive, ma di centinaia di morti per tumori. E’ singolare, ma per noi anche emblematico, che una parte del sindacato siracusano scriva un intervento sul terribile servizio televisivo d’inchiesta di Rai3 e non scriva mai la parola tumore e sottolinei le centinaia di morti. Come è altrettanto singolare che si parli come rimedio di un protocollo ambientale del 2005, ripreso nel 2012 e poi rimesso nel cassetto. Intervento evasivo, come minimo.