Politica

PRIMA DI PARLARE DI PRG SAREBBE BENE CONOSCERE LE REGOLE E LE PROCEDURE

L’alfabeto istituzionale è importante. Serve soprattutto ad evitare vetrine e perdite di tempo, ovviamente nell’interesse della città. C’è un consigliere comunale che chiede una rivisitazione del Piano regolatore generale. Le motivazioni addotte sono le solite, quelle che ripeteva come mantra l’indimenticato Ettore Di Giovanni. Solo che Di Giovanni sapeva di cosa parlava e qual era il suo ruolo. Lui era minoranza e martellava l’amministrazione comunale affinchè ridisegnasse uno strumento urbanistico che portava nuove cementificazioni, certamente non necessarie e fuori dalla logica di una bellissima città.  Il consigliere che ne parla oggi è un neofita. Ebbene, qualcuno gli spieghi le procedure. Lui è un consigliere comunale di governo, è col sindaco e con la sua giunta. Quindi sono il sindaco e la giunta, se lo vogliono, a proporre una rivisitazione del Prg. Quindi, sempre se lo vogliono, fanno una loro proposta di nuovo Prg e la stessa va in Consiglio comunale dove si discute, si cambia, si fanno migliorie e comunque emendamenti. Alla fine si vota e nasce il nuovo piano regolatore generale. Che un consigliere di governo scriva di volere un nuovo Prg è solo per farsi mettere la foto e il nome su qualche giornale, per il resto non serve a nulla, anzi serve solo a fare perdere tempo, a causare intoppi, insomma la procedura  è quella illustrata sopra. Quello che scrive e dice il consigliere di Lealtà e Condivisione, ripetiamo, è solo una perdita di tempo. Ne parli con il vicesindaco che lo rappresenta in Giunta e col sindaco a cui ha già giurato fedeltà eterna. Eviti di fare sfoggio delle sue competenze molto modeste in materia urbanistica, il suo ruolo è quello di fare gli interessi della comunità e non di soddisfare le sue vanità personali.