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GIUSEPPE CARTA, SINDACO DI MELILLI: ABITUALMENTE NON FACCIO SOGNI, IN OGNI CASO NON SOGNEREI PIPPO SORBELLO

Giuseppe Carta, lei è stato eletto sindaco di Melilli il 12 giugno 2017. Come sono stati questi primi sedici mesi. Dopo la gioia dell’elezione, la presa di coscienza di una carica prestigiosa quanto onerosa?

Sono stati sedici mesi con alti e bassi. Abbiamo dovuto mettere mano a tutta una serie di cose da fare e da fare rapidamente: osservare le direttive dell’Anac, rimettere in sesto gli uffici e i servizi per i cittadini. Possiamo dire in via generale che abbiamo dovuto rimettere il Comune in asse.

Ma in che condizioni era il Comune che ha ereditato?

Bloccato, rassegnato, fermo al palo. Per farlo ripartire abbiamo dovuto rigenerare tutta la macchina che era come un treno a binario morto. Pensi che in un comune come Melilli mancava persino l’ufficio ambiente ed ecologia. Sembra una battuta, ma è la sacrosanta verità.

Con che risultati?

Beh, direi con ottimi risultati.

Un dato che spieghi gli ottimi risultati?

Abbiamo portato la differenziata al 45 per cento.

Robe che noi a Siracusa ci sogniamo. Sindaco, veniamo al suo programma al momento di candidarsi. Su cosa si era impegnato in particolare nei confronti dei melillesi?

L’impegno era di rilanciare tutte le attività locali, artigianali, insomma le nostre tradizioni. Quest’anno abbiamo avuto a Melilli 50mila presenze. Ecco, questa è la strada da percorrere e per cui batterci.

Che fra la sua maggioranza e l’opposizione ci sia una certa rivalità è nelle cose. A Melilli c’è qualcosa di più della rivalità, leggendo gli interventi traspare un certo rancore..

Guardi che per me, e lo dico con grande sincerità, il rancore è uno sconosciuto. L’opposizione non solo a Melilli ma un po’ dovunque, vigila, controlla gli atti amministrativi e fa le sue proposte. Da noi purtroppo c’è un rancore in più.

Per lo sviluppo c’è alla fine solo la zona industriale o c’è altro?

Come le accennavo prima noi siamo per una economia alternativa, pensiamo ad energia e logistica come punto di riferimento per questa alternativaed abbiamo idee precise e proposte su cui stiamo lavorando.

Ci pensa qualche volta a Marina di Melilli?

Non solo qualche volta, ma spesso. Stiamo facendo, insieme alle Ferrovie dello Stato un piano di recupero di Marina di Melilli, con le Ferrovie che faranno in modo di trovare soluzioni alternative e quindi l’eliminazione del passaggio a livello. Non solo, ma il demanio diventerà comunale e dopo 50 anni sarà il Comune a dare le autorizzazioni e non più la Regione.

Il suo sogno per Melilli?

Il mio sogno è che Melilli possa avere una sua economia e che non sia esclusivamente di zona industriale. Ed anche la zona industriale e le bonifiche è un argomento su cui il nostro Comune sarà in prima fila, con idee e proposte.

Pippo Sorbello turba i suoi sogni?

Guardi di solito non sogno. Ma se proprio dovessi sognare certamente non mi sognerei Pippo Sorbello.