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DISASTRO CONTABILE DELLA GAROZZO BAND, ULTIMATUM DELLA CORTE DEI CONTI: IL CONSIGLIO COMUNALE IN 60 GIORNI DEVE APPROVARE LE MISURE CORRETTIVE

La sezione di controllo della Corte dei Conti con la sentenza di ieri 28 ottobre 2018, dà l’ultimatum al Comune di Siracusa che nel corso della gestione della Garozzo Band ne ha combinate di cotte e di crude, portando la città alla condizione attuale e cioè in sostanza alle soglie del default. Per ironia della sorte dovrebbero mettere una pezza a questo disastro gli stessi che l’hanno causato e cioè il vicesindaco Italia, l’assessore Pietro Coppa, l’assessore Fabio Moschella, tutti facenti parte appunto della Garozzo Band e oggi della Italgarozzo. L’ultimatum della Corte dei Conti si esplicita in sessanta giorni di tempo per deliberare le misure correttive ed uscire dal tunnel buio in cui chi ha gestito dal 2013 ad oggi ci ha portato.  A nulla infatti sono servite le deboli giustificazioni dell’assessore pro tempore al bilancio, Salvatore Piccione e dell’attuale ragioniere generale Giannì, anche loro sentiti dalla Corte dei Conti.

In sintesi l’organo di controllo su legittimità e legalità si è occupata dei rendiconti 2015 e 2016 oltre che del bilancio di previsione 2016-2018.  Senza entrare in tecnicismi ci sono una dozzina di rilievi pesantissimi sui comportamenti e sulle carte contabili prodotte dalla Garozzo Band. La delibera odierna della Corte di Conti impone quindi che tutto questo disastro contabile sia portato all’attenzione del Consiglio e che lo stesso Consiglio comunale provveda a varare le misure correttive entro 60 giorni. Il termine fissato è strettissimo, ma è tipico dell’ultimatum: O aggiustate questo macello o andate in rovina. Questa è la cruda realtà. Da siracusani possiamo dire due cose. La prima è che il disastro contabile e amministrativo della Garozzo Band siamo stati i soli a denunciarlo ripetutamente mentre altri omettevano per mera convenienza. Oggi la Corte dei Conti dice che avevamo ragione da vendere. La seconda cosa riguarda l’inadeguatezza del vertice del Consiglio comunale per una situazione di Sos come quella di cui si parla. Cosa aggiungere? Speriamo di sbagliarci visto che questa povera e bellissima Siracusa non merita il pubblico ludibrio a cui ci espone lo schiaffone della Corte dei Conti.