Solo il Comune resta disponibile e servizievole per l’impennata selvaggia a due passi dal castello Maniace e solo il Comune non fa atti su una serie di precedenti autorizzazioni del tutto discutibili. Ieri invece il Demanio, con la lettera firmata da Vittorio Vannini che dal primo settembre ha assunto la guida della Direzione Regionale Sicilia dell’ Agenzia del Demanio appunto, ha inviato una lettera alla società “Senza Confini” che gestisce la piazza d’armi e il bar-impennata preannunciando un ultimatum di 90 giorni per rimuovere gli abusi riscontrati dalla soprintendenza con decorrenza 31 agosto scorso. Se l’ultimatum non verrà rispettato l’atto di concessione “decadrà ipso iure”. Quindi il demanio fa la voce grossa e si allinea alle prescrizioni e all’ordine di smontaggio della Soprintendenza. Ma c’è l’atto del Tar di Catania su cui chiediamo lumi all’avvocato Nicoletta Piazzese.
“In pendenza del giudizio dinanzi al TAR – dice la Piazzese – l’Amministrazione concedente prende le distanze dal concessionario e prospetta l’ipotesi di revoca ipso iure della concessione. E mentre si rimane in attesa dell’udienza collegiale del TAR Catania, fissata per il prossimo ottobre, di convalida o meno della provvisoria sospensione del provvedimento impugnato con cui la soprintendenza intimava alla Senza Confine S.r.l. la rimozione delle difformità riscontrat