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SUI PULIZIERI SCONTRO FRONTALE FRA CISL E CGIL. PINTACORONA DELLA CISL: ABBIAMO SALVATO 37 POSTI DI LAVORO

Rep:  «C’è chi continua a guardare il dito invece che la luna. E così facendo si corre il rischio di restare lontani dalla realtà. Oggi, grazie a quella intuizione e capacità di lettura, doti principali di un buon sindacalista, possiamo dire di non aver ingrossato di altre 37 persone la lista dei disoccupati di questa provincia.»

Così, Teresa Pintacorona, segretario generale della Fisascat Cisl territoriale, torna sulla vicenda dei pulizieri del Comune di Siracusa transitati dalla PFE alla CM service.

«L’obiettivo di tutti noi è quello di avere sempre il meglio per i lavoratori – continua la Pintacorona – e sappiamo benissimo che il contratto strappato alla ditta subentrante nel servizio di pulizia dei locali del Comune di Siracusa è stato strappato con la lotta delle donne e degli uomini coinvolti. Oggi, alla luce di quanto si è determinato, carte alla mano, bisogna soltanto dire che abbiamo salvato dei posti di lavoro. Qualcuno, evidentemente non sa, che i contratti della CM service portano la data del 31 agosto; ultimo giorno di proroga alla vecchia ditta.

Così come, è giusto e onesto intellettualmente dire, che se gli stessi lavoratori non avessero siglato i contratti entro la giornata di ieri, da oggi sarebbero considerati rinunciatari e, quindi, a spasso.

È giusto anche integrare alcune comunicazioni diffuse nelle ultime ore e dire che il sindacato, Fisascat e Filcams, avevano, insieme, presentato esposto in Procura e che, con altra lettera protocollata all’ufficio del lavoro, hanno impegnato la nuova ditta a distribuire le ore lasciate dai tre lavoratori andati altrove.

Quindi – dice ancora la Pintacorona – nessun licenziamento e nessuna nuova assunzione per sostituire i lavoratori mancanti.

Il sindacato non può permettersi di giocare con il lavoro delle persone. E noi abbiamo voluto evitare che si ripetesse quanto accaduto qualche mese fa nella zona industriale con i lavoratori della Pellegrini. Tutela piena e completa per tutti. Attenzione e lungimiranza di chi siede al tavolo delle trattative. L’obiettivo è unico: strappare il meglio e, soprattutto, mantenere il posto di lavoro. Tutto il resto diventa inutile protagonismo. E a noi interessano soltanto i lavoratori.»