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STEFANIA PRESTIGIACOMO: SIRACUSA E’ DIVENTATA LA CITTA’ DEI TOPI, GRAVISSIME LE RESPONSABILITA’ DI CHI AMMINISTRA

Scrive l’onorevole Stefania Prestigiacomo, vice presidente della commissione Bilancio della Camera: Siracusa è diventata la “Città dei topi”. I social network sono inondati da filmati di cittadini indignati che hanno ripreso col telefonino i ratti in città a cercar cibo fra i cumuli di rifiuti che ammorbano le strade. E’ di oggi la notizia che anche la magistratura indaga ed ha disposto sequestri delle aree più degradate. E la giunta che fa? Dà la colpa ai cittadini accusati di scarso senso civico, e invoca un vertice in prefettura. La spazzatura non viene raccolta per le strade, la gente differenzia e poi vede per giorni i rifiuti differenziati diventare cibo e ricovero dei topi, e il Comune fa appello al senso civico!
Ma di chi è la responsabilità dell’igiene urbana Siracusa? Chi amministra il Comune dovrebbe avvertire lo stato della città come una vergogna, ma anche come una colpa amministrativa gravissima. Anche la differenziata, avviata in una fase di passaggio fra un gestore e l’altro, con tutti i noti problemi (gara annullata, minigara varata) sta mostrando il pressapochismo della gestione comunale. Un passaggio come questo, che non è solo tecnico ma soprattutto culturale, va accompagnato, seguito da chi ha la gestione del servizio per un periodo medio-lungo e non per qualche settimana ancora.
I cittadini sono felici di poter differenziare i rifiuti e salvaguardare l’ambiente, ma vedere a pochi metri da casa propria cassonetti traboccanti di rifiuti indifferenziati determina una totale perdita di fiducia quasi impossibile da riconquistare rischiando di compromettere future iniziative nel settore. La minimizzazione del rischio di fenomeni di migrazione di rifiuti nella fase di avvio della raccolta differenzIata è da decenni alla base di ogni serio progetto tranne in quello realizzato da questa amministrazione. Se si chiede ai cittadini “senso civico” e poi la gente riscontra nell’amministrazione disservizio è difficile che si adottino, o mantengano, comportamenti virtuosi. Saranno i cittadini a rivolgersi alla prefettura perché si faccia qualcosa per scongiurare un rischio sanitario diffuso.