Politica

PEPPE LIBERTO: A SIRACUSA E’ DI MODA IL CETTO LA QUALUNQUE STYLE

Peppe Liberto, ci sono un nuovo sindaco, una nuova giunta, un nuovo consiglio comunale

Davvero ?

Capisco che non ti interessa. Passiamo ad altro. Ricordo che abbiamo già fatto una chiacchierata e tu avevi un’idea precisa di città. Quale?

È passato troppo tempo e se ben ricordi ciò che pensavamo realizzabile allora (con Fausto Spagna) oggi sarebbe fantascienza

Come accoglienza, come competenze turistiche, come industria turismo, Ragusa è così vicina a Siracusa, ma rispetto a noi avanti anni luce. Siamo scarsi noi siracusani?

I ragusani sono imprenditori…i siracusani prenditori

Con qualche sparuta eccezione da una decina d’anni andiamo avanti con la politica dell’annuncio. Abbiamo annunciato il nuovo ospedale, il rifacimento di tutte le strade cittadine, il parco archeologico, servizi dignitosi per i residenti sul litorale..

Più che dell’annuncio direi del far sognare gli elettori…#cettolaqualunquestyle per intenderci.

Personalmente che idea ti sei fatto dei brogli elettorali dopo la denuncia pubblica dell’avvocato Ezechia Paolo Reale?

Sai che ho vissuto da vicino il grande broglio elettorale perpetrato nei confronti del nostro comune amico Pippo Gianni al quale è stato usurpato il diritto a rappresentare i suoi elettori a palazzo dei Normanni per tutta la scorsa legislatura, per cui non mi stupisco più di nulla.

Restando sulla politica dell’annuncio, oggi va anche di modo la bonifica del Petrolchimico. Questo annuncio e basta però è un po’ più grave, qui i siracusani ci rimettono la pelle

Bene le bonifiche perché se ben eseguite non sono pericolose, generano lavoro e salvaguardano l’ambiente. Il problema è che dovrebbero essere effettuate a carico di chi le ha causate

Il cinema in piazza che comincia a fine estate è una bella battuta. Umorismo involontario?

Questa non la capisco

Uno stimato professionista  mi diceva che solo un terremoto potrebbe cambiare le cose a Siracusa. Fatti gli scongiuri, secondo te c’è un fondo di verità?

Ti rispondo con una frase di un nostro illustre concittadino, il barone Pancali, che lasciando Siracusa oltre un secolo fa disse “addio mia amata Siracusa, città in eterno declino”

Ci sono zone di Siracusa dove coi negozi che chiudono i battenti ogni giorno è scattata la grande depressione

Lla depressione è scattata nel 1994, ma solo da qualche anno se ne ha contezza.

Migliaia di giovani tutti senza lavoro, nel silenzio della politica..

Direi piuttosto nell’incapacità della politica