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ITALIA SULLE ZES: IL GOVERNO DELLA REGIONE TENGA PRESENTI LE ESIGENZE DI SIRACUSA E PROVINCIA

Rep: Sull’istituzione delle Zes e sull’allarma lanciato nei giorni scorsi dalle associazioni del Patto di responsabilità sociale, il sindaco, Francesco Italia, ha rilasciato la seguente dichiarazione. “La scelta delle Zes (Zone economiche speciali), che la Regione dovrà completare entro metà ottobre, rappresenta un passaggio delicato e meritevole di grande attenzione da parte del governo siciliano. Le aspettative, in una fase in cui gli investimenti stentano ad arrivare per effetto di una crisi persistente, sono tantissime: dalle imprese, alla ricerca di nuove opportunità, e da parte delle popolazioni sempre alle prese con i problemi del lavoro e dell’occupazione. “L’allarme lanciato nei giorni scorsi dalla associazioni aderenti al Patto di responsabilità sociale e riproposto con forza dal presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, non va sottovalutato. Siracusa e un pezzo grande della provincia, quello che contribuisce in maniera consistente alla ricchezza generale, rischiano di essere penalizzate dalla presenza di Sin, cioè aree sottoposte a tutela ambientale.  “Se le Zes, così come appare dai progetti della Regione, non potranno essere previste nelle aree vincolate, come sono appunto i Sin, ci troveremmo a vedere escluse dai contributi e dalle agevolazioni una fetta consistente di territorio che invece ha una lunga tradizione in termini produttivi. Ma ciò che appare paradossale è che sarebbero escluse le aree portuali che invece sono previste tra i requisiti per l’istituzione delle Zes.    “L’appello del Patto di responsabilità sociale e del presidente Bivona non deve essere lasciato cadere nel vuoto e tutte le strade devono essere battute. Se c’è la necessità di ridisegnare i Sin, impegniamoci a tutti, ciascuno per le proprie competenze istituzionali, affinché si faccia rapidamente. Ma allo stesso tempo bisogna pressare il presidente Musumeci e il governo regionale affinché non si proceda con superficialità o, peggio ancora, secondo criteri di convenienza o di parzialità. Restiamo convinti che una crescita rispettosa dell’ambiente sia possibile e che lo sviluppo non possa prescindere da infrastrutture strategiche e moderne, come devono essere i porti per la Sicilia e per Siracusa”.