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L’ASSESSORE REGIONALE ALL’AGRICOLTURA EDY BANDIERA: ECCO COSA HO FATTO IN SOLI OTTO MESI

Edy Bandiera, assessore regionale all’agricoltura e alla pesca, intanto parliamo di fatti siracusani. Il tre settembre il Consiglio comunale dovrebbe eleggere il nuovo presidente

Ho sempre detto che il Consiglio comunale è la casa laica della democrazia siracusana e quindi l’elezione del nuovo presidente è un momento importante per la città. Il centro destra e i movimenti civici sono maggioranza e auspico un appello all’unità dei partiti e dei singoli consiglieri di quest’area. Abbiamo proposto per la presidenza Gianni Boscarino che oltre alla qualità umane, è stato anche il consigliere più scelto dai siracusani.

Assessore Bandiera qualcuno ci ha fatto notare che i cinque parlamentari nazionali siracusani hanno sin qui percepito circa 85mila euro a testa. Ma tutti questi soldi se li sono guadagnati?

Intanto va fatta una distinzione fra deputati e deputati perchè non tutti hanno dato prova di muoversi allo stesso modo per quanto riguarda l’attività che interessa la nostra comunità. Vedo molta inesperienza e non resta che aspettare i comportamenti su fatti concreti che riguardano appunto il territorio che li ha eletti. Debbo dire che i deputati dei movimenti, visto che sono al governo nazionale,  dovrebbero essere i primi a darsi un gran da fare per tutelare al massimo il territorio che li ha votati. Debbo dire che i primi segnali non sono stati confortanti visto che hanno perso senza battere ciglia fondi milionari già assegnati che riguardavano Siracusa e provincia.

Restando sui grillini, pensiamo che l’intesa al Vermexio col Pd sia un’anomalia a livello italiano.

Certo che è un fatto strano che odora di prove tecniche di consociativismo, situazione questa in cui i cinque stelle hanno tutto da perdere. Chi li ha votati li vuole opposizione al Pd e non stampella di un centro sinistra a cui gli stessi elettori di Siracusa non hanno dato la maggioranza.

Negli ultimi due le nascite a Siracusa sono calate del 26 per cento

Questo è un dato oggettivo e un segnale chiaro che le politiche adottate nella città negli ultimi cinque anni sono stati fallimentari. Non ha funzionato nulla, le giovani coppie sono state abbandonate e nessuno ha pensato di farsi una famiglia o di fare figli. Il decremento demografico è un dato terrorizzante.

Ma come si potrebbe rispondere a questo dato oggettivo disastroso?

Si potrebbe fare tanto, Siracusa ha potenzialità inespresse incredibili. Ma si deve mettere un punto alla politica clientelare e di piccolo cabotaggio. Basta balorde improvvisazioni, se invece hai la pazienza di programmare accoglienza, sviluppo, di rilanciare un commercio ormai ridotto al lumicino, puoi avere risultati. Programmando si vince e Siracusa ha tutto per vincere.

Per fortuna ci sono le presenze turistiche..

Anche su queste corriamo grossi rischi. Oggi una congiuntura internazionale (terrorismo, scarsa sicurezza in Egitto, Marocco etc) porta in Sicilia e a Siracusa tanti turisti, ma senza servizi, anche qui improvvisando, rischiamo di bruciare l’unica vera opportunità di crescita che ha il nostro territorio.

Da otto mesi assessore regionale e dobbiamo dire che godi di rispetto e considerazione per tutto quello che hai fatto in così poco tempo

Sono stati otto mesi intensi, difficili, ma ho avuto il vantaggio di partire come “addetto ai lavori” ( Bandiera è laureato in Scienze Agrarie, ndr), una cosa che mi ha consentito di entrare immediatamente nel vivo delle cose da fare. Abbiamo dato un’accelerazione importante alla gestione dei fondi del Psr e a quelli comunitari. Proprio in quest’ultimo fronte abbiamo ottenuto le soddisfazioni maggiori, piazzando la nostra regione tra le prime regioni italiane come fondi spesi (il 21 per cento, la media nazionale è del 18 per cento). Abbiamo dato una spallata alla pubblicazione dei bandi con l’arrivo di graduatorie, soprattutto quelle rivolte all’insediamento dei giovani in agricoltura, che erano attese da anni. O quelle per i miglioramenti fondiari o le trasformazioni alimentari (previsti 148 milioni di euro, finanziamento al 50 per cento a fondo perduto, 90 progetti in elenco).

Due cose di cui vai fiero?

La questione dei diritti di reimpianto dei vigneti che ho fortemente difeso in commissione politiche nazionali chiedendo che, per almeno sei anni, chi acquista o affitta i diritti deve rimanere nella regione di appartenenza. Il Veneto aveva presentato una sospensiva al Tar Lazio sul mio decreto che ha poi, su pressione di altre regioni, ritirato. Questo ci fa capire tante cose.

La vicenda del succo di arancia rossa? Assurdo produrre succo di arancia rossa colorando quelle che arrivano dall’estero. Se la cosa dovesse andare a buon fine, sarebbe una svolta per i nostri produttori di arance rosse.

Il bando biologico per il 2018 non avrà soldi a disposizione?

Riprenderemo nel 2019. Chi ci ha preceduto non ha fatto bene i conti e adesso dobbiamo ripristinare l’intera dotazione finanziaria per garantire il quinquennio.

I fiori all’occhiello della produzione siciliana restano vino e olio. .

Dopo l’arrivo dell’Igp Sicilia, abbiamo avuto un’impennata delle richieste di certificazioni per quanto riguarda l’olio. C’è ancora troppa frammentazione, è vero. Ma pian piano si stanno superando i problemi di organizzazione che erano atavici. Ritengo che il percorso sia avviato, i produttori devono imparare a fare più squadra, ma stiamo parlando di un prodotto di altissima qualità.

E il vino?

Stiamo ottenendo risultati importanti. I soldi che sono fondi extraregionali e vincolati per questo settore, ci sono e vengono spesi. Sono somme che ci hanno consentito di sviluppare adeguatamente questo comparto. Sono contento soprattutto quando riusciamo a finanziare tutti i progetti.

Con il neo-ministro alle Politiche Agricole e Turismo Gian Marco Centinaio, i rapporti come sono?

Sereni. Ci sentiamo spesso e ho sempre spiegato alcune criticità della nostra Regione, che però non vuol sentir parlare di delega unica anche in Sicilia per Turismo e Agricoltura: Sono due mondi completamente diversi. Noi siamo stati antesignani presentandoci allo scorso Vinitaly per la prima volta tutti e tre gli assessori insieme (Agricoltura, Turismo e Beni Culturali). Credo molto nell’integrazione di questi settori, ma non ad una governance unica. Si tratta di settori troppo importanti, che non possono essere affidati ad una sola persona”.

Fondi per feste e sagre?

Stiamo cercando di riordinare questo settore. Cercheremo di capire quali funzionano e sono un richiamo per i turisti e quali non ha più senso fare. Il nostro sarà un intervento serio e per questo stiamo andando un po’ a rilento in questo periodo.