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SUL CASO INDA ASSOLUZIONE DEFINITIVA PER L’EX SINDACO VISENTIN. OGGI QUELLI DELLA GOGNA DOVREBBERO RICONOSCERE I LORO ERRORI

L’ex sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, all’epoca presidente pro tempore dell’Inda, è stato assolto definitivamente, insieme ad altri, dall’accusa di aver percepito indebitamente due milioni di fondi europei per le rappresentazioni classiche del 2009 e del 2010. A fine gennaio l’assoluzione “perché il fatto non sussiste”, oggi la sentenza passata in giudicato. Dimenticata anche la gogna che Visentin ebbe a subire all’epoca, in particolare dalla Stancheris, ex segretaria di Crocetta, all’epoca assessore regionale ai beni culturali?  “In tutti questi anni – dice al riguardo Visentin – non ho mai detto nulla né mi sono atteggiato a vittima pur consapevole dell’inesistenza delle accuse che venivano contestate a me ed agli altri imputati. È stato un periodo pesante vissuto in modo traumatico, perché veniva messo in discussione il mio modo di vivere e agire improntato al massimo rispetto dei principi di correttezza e onestà cui sono stato educato dalla mia famiglia e che sono stati sempre il faro del mio comportamento pubblico e privato. Ho aspettato che la giustizia facesse il suo corso, ho optato per il rito abbreviato cosciente della mia assoluta innocenza, e oggi mi chiedo: che fine hanno fatto tutti quei politici che all’epoca si prodigarono con numerose dichiarazioni, puntando l’indice accusatore ancor prima di qualsiasi pronunciamento dei tribunali? Ora che chiarezza è stata fatta hanno esaurito tutta la loro propensione nel rilasciare dichiarazioni? Forse perché avrebbero dovuto ammettere di essersi clamorosamente sbagliati, come nel caso dell’allora assessore regionale Stancheris che definì le carte presentate all’assessorato “allucinanti” o di chi promosse interrogazioni parlamentari o convocò conferenze stampa per puntare il dito.  Forse le varie limitazioni imposte durante la mia presidenza, a partire dalla diminuzione dei biglietti omaggio e alla assunzione di personale artistico e non, fatta con criteri di assoluta trasparenza e economicità, diedero fastidio a qualcuno. Solo per inciso, durante la mia presidenza venne risanato un debito lasciato dalle passate gestioni. Un po’ di umiltà da parte degli accusatori dell’epoca nel riconoscere i loro errori di valutazione gioverebbe anche alla politica, sempre più in basso nella considerazione della gente”.