Salvo Salerno, perché non hai partecipato alla conferenza all’Urban Center?
Non sono andato alla conferenza di martedì scorso all’Urban Center perché questo evento – precipitosamente e mediaticamente orchestrato dal sindaco Italia, in seguito alle nostre denunce – non aveva alcun valore di confronto: non era una conferenza (come suggerirebbe l’etimologia del termine) cioè un contraddittorio aperto a qualsiasi contributo, proposta o soluzione alternativa. Niente di tutto questo. Aveva solo lo scopo di dire, prevalentemente a una platea di seguaci, che il progetto quello era, quello restava, era tanto bello ed aveva tutte le autorizzazioni. Peccato che a dirlo erano proprio coloro che le avevano date, le autorizzazioni. Che sarebbe come dire “tranquilli, tutto legittimo, mi sono fatto le domande e mi sono dato le risposte; mi sono chiesto le autorizzazioni e me le sono date”
In conferenza i tecnici e gli amministratori hanno illustrato la bellezza e la qualità dell’intervento
Il manufatto finale è intanto un vero e proprio intervento edilizio – perchè di questo si tratta – poi potrà anche essere più o meno gradevole, potrà stupire, potrà riscontrare lodi o critiche, ma non è questo il punto in discussione. Noi pensiamo che quel sito costituisca l’area di rispetto di un monumento grandioso e raro, e quindi monumento esso stesso. Non a caso la scheda descrittiva del bando del Demanio espressamente dichiara che il sito ha valore monumentale ed è sottoposto al vincolo storico-artistico. Vorrei richiamare a questo punto le chiarissime parole di una che la Soprintendente l’ha fatta e pure con riconoscimento unanime della sua qualità professionale, parlo di Beatrice Basile, la quale afferma “La Piazza d’Armi, così com’è, è un segno storico forte; ed è dunque perfino riduttivo considerarla come una pertinenza del monumento; è essa stessa “monumentum”. E’ in quanto tale che va tutelata.” Aggiungo io che il vincolo, assoluto, è imposto in tutta Ortigia fin dal D.P.R.n.625/S.G. del 14 aprile 1968. Si tratta del vincolo storico-artistico, un vincolo molto intenso, che, ai sensi del Codice dei Beni Culturali, impone alla Soprintendenza, ove intenda rilasciare il nulla-osta, di farlo con la più minuziosa e scrupolosa motivazione possibile.
VENERDI’ L’INTERVISTA INTEGRALE
nella foto di stamattina l’impennata al Maniace