Politica

PIPPO ZAPPULLA: FONTANE BIANCHE DISTRUTTA DA AMMINISTRAZIONI VARIE, ITALIA DEVE INVERTIRE LA TENDENZA

Sono stato a fine settimana a Fontane Bianche è uno spettacolo impressionante, sono riusciti a desertificare uno dei litorali più belli di Siracusa..

Devo dare ragione al mio amico Orazio Musumeci quando lamenta da tempo i ritardi e i silenzi su Cassibile e Fontane Bianche. In verità uno dei limiti maggiori dell’amministrazione Garozzo è stato quello di avere fatto pompose enunciazioni sulle periferie ma sostanzialmente tranne rarissime eccezioni essere state abbandonate. Penso, pure per un attimo al caro Paolo Bruno che da Presidente del quartiere Akradina spesso era costretto ad armarsi di cemento e sabbia per sistemare marciapiedi, muretti, per piccole manutenzioni agli edifici scolastici. Certo azioni che gli fanno onore ma non è questo il compito e del Presidente di quartiere. Tornando a Fontane Bianche rimane una delle zone piu’ belle e al contempo simbolo del disastro prodotto da intere generazioni di amministrazioni comunali. Tutela delle coste e del mare, rete di servizi inadeguata, igiene e pulizia, illuminazione ed etc: in fondo basterebbe una normale amministrazione per migliorare le cose. Forse, dico ad Italia, è il caso di cominciare ad invertire questa tendenza.

Alcuni ambientalisti da anni distratti oggi parlano dell’inquinamento della zona industriale. Tardiva attività o strategia per non parlare della caffetteria discoteca davanti al castello di Federico II?

Uno dei compiti principali della classe dirigente di Siracusa e dell’intera provincia rimane, a mio avviso, quello di segnare una nuova stagione della presenza industriale nel nostro territorio. La vera nuova frontiera rimane, a mio avviso, bonificare e risanare il territorio dai guasti e danni già prodotti ed evitarne di realizzarne degli altri. Bisogna pretendere che qui vengano riconvertiti gli impianti utilizzando le piu’ avanzate e moderne tecnologie ambientali in grado di mantenere alta la qualità e la competitività dei prodotti e al contempo mettere al centro la sicurezza e al salute dei cittadini e dei lavoratori. Qualcosa è stato fatto, moltissimo resta da fare. La capacità e maturità di un’intera classe dirigente si misura nel riuscire a realizzare questa straordinaria e storica operazione di nuova politica industriale e ambientale. Vedo che le organizzazioni sindacali invocano al mondo imprenditoriale in tal senso una svolta chiamando le Istituzioni e la politica ad assumersi le proprie responsabilità. Ma il tema della sostenibilità ambientale si pone anche quando bisogna realizzare un resort, un nuovo albergo, realizzare un progetto di una ex Piazza D’Armi. Si pone la sostenibilità ambientale, come quella sociale, culturale, economica ed occupazionale. Diffido da quanti, e purtroppo, non sono pochi, fanno gli integralisti a casa degli altri e magari hanno imprese che inquinano alla grande, vivono in ville che hanno devastato le coste siracusane. Siracusa, caro Direttore, è una città straordinaria anche perché talvolta le rappresentazioni classiche e gli spettacoli teatrali si realizzano non programmati in giro per la città magari con una spruzzata di sofismo lentinese.

VENERDI’ L’INTERVISTA INTEGRALE