LO SCEMPIO DEL MANIACE: IL VICE SINDACO RANDAZZO LEALE CON FRANCESCO ITALIA, SLEALE CON SIRACUSA
Rep: In merito alla questione della Piazza D’Arme e della richiesta di concessione del fossato storico, parte del complesso monumentale del Castello Maniace, Giovanni Randazzo, ha rilasciato la seguente dichiarazione. “Alcuni giorni prima dell’insediamento mio e della nuova Giunta, ho appreso che era in corso di costruzione una struttura nella ex Piazza d’Arme, in esito alla concessione rilasciata dall’Agenzia del Demanio regionale ad un’associazione privata aggiudicataria della gara. Ho quindi verificato che la costruzione della struttura era stata autorizzata dal Comune, previo parere favorevole rilasciato dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Siracusa. Ritengo l’iniziativa in controtendenza rispetto al programma elettorale della Lista “Lealtà e Condivisione x Siracusa” già da me guidata e condivisa in sede di ballottaggio; programma che prevede la promozione di una politica volta a decongestionare il Centro storico, rispettandone la residenzialità e le bellezze architettoniche, e nel contempo favorendo l’organizzazione di eventi e concerti anche in altri luoghi suggestivi della città. Quindi, sebbene l’apertura della Piazza D’Arme al pubblico costituisca in se un fatto positivo, ritengo che sia stata in parte un ‘occasione perduta, almeno fino alla scadenza della concessione, dato che a mio avviso sarebbe stato opportuno che fosse il Comune a conseguire dall’Agenzia del Demanio la concessione dell’area in questione, per poterne governare l’utilizzo nell’esclusivo interesse dei cittadini, senza necessità di ingenti investimenti economici e con la previsione di un intervento più sobrio. In ogni caso ho già condiviso con la Giunta appena insediata e di cui faccio parte, la contrarietà ad un eventuale affidamento a terzi dell’area inerente al fossato e alla spiaggetta antistanti il Castello federiciano, e mi riprometto di operare perché siano garantiti, anche tramite una corretta interlocuzione con la concessionaria, una adeguata fruizione della piazza d’Arme da parte del pubblico ed il rispetto dei diritti degli abitanti della zona.
Caro vice sindaco Giovanni Randazzo, prendiamo atto del suo intervento di resa con tanto di braccie alzate. Noi la pensiamo diversamente…era meglio…forse il Comune doveva gestire in prima persona…si poteva prevedere un intervento più sobrio. Tutto un periodare ipotetico che porta al nulla, anzi alla resa, senza condizioni. Il fatto è l’impennata di cemento di cui Randazzo non parla facendo intuire molto alla larga un qualche dissenso. In concreto invece va bene il progetto di Italia, da vicesindaco prima e da sindaco ora, con l’imprenditore amico Marco Zuccarello. Il vice sindaco abiura “lealtà e condivisione per Siracusa” che diventa “lealtà e condivisione per Francesco Italia”. Ricapitolando prese per i fondelli del nuovo sindaco che opera al 100 per 100 in Ortigia distruggendo monumenti come il castello di Federico II e se ne continua a fregare delle periferie, di tutte le periferie. Prese per i fondelli del vicesindaco Randazzo che accetta gli scempi come l’impennata di cemento al Maniace come se fossero sviluppo sostenibile. Prese per i fondelli di Granata che voleva andare oltre, rigenerare. Ma cosa rigenera? Gli imprenditori rampanti che violentano i nostri migliori monumenti? Per carità, niente che non sapessimo, oggi alla scarsezza nullista della Garozzo Band si sono aggiunti gli intellettuali affamati di potere, costi quel che costi. Altro che lealtà coi siracusani. Imbroglioncelli.