Politica

GIUSEPPE ANSALDI: SOSTERRO’ IL SINDACO ITALIA NELL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA

Pippo Ansaldi, sei consigliere comunale. Ora che succede? 

Succede che ho davanti una bella ed imprevista sfida. Una delle più importanti che abbia mai avuto. Spero che la mia esperienza, le capacità misurate in campo, seppur non direttamente nella politica mi aiutino a gestire questa responsabilità. Quello che posso assicurare che metterò lo stesso impegno, se non di più, della mia esperienza di docente.

Sei  una persona da sempre molto attenta a chi è in difficoltà, ai più deboli, continuerai a farlo da amministratore o “ci levi manu”?

Non è retorica, ma la politica è davvero spirito di servizio. E chi è impegnato nelle stanze dell’amministrazione pubblica per definizione non può non guardare ai bisogni dei cittadini, specie quelli che si trovano più ai margini e più in difficoltà. Bisogna, comunque, tener presente che amministrare oggi è un compito assai arduo e nessuno ha la bacchetta magica per dare risposte alle diverse esigenze di una comunità.

Ma la sinistra a Siracusa oggi che cos’è esattamente?

Può sembrare che la divisione fra le aree che si richiamano alla sinistra sia dovuta a diverse impostazioni culturali-programmatiche. In qualche caso (molto di rado) può essere così.  Ma sta sotto gli occhi di tutti noi, e da tempo, che le divisioni sono divisioni fra persone, fra progetti, spesso piccoli, di tanti  leader o pseudo-leader della sinistra. Da troppo tempo il popolo della sinistra, qui, come in tutto il paese,  sta come in una platea guardando uno squallido spettacolo dei suoi leader che sul palcoscenico della politica mettono in scena guerre personali, liti e qualche volta farse.  E’  per questo motivo che quel popolo, pur avendo pagato caro il suo biglietto  da tempo ha deciso di uscire dalla sala di quel teatro. E forse non vi rientrerà più.

Le elezioni amministrative di Siracusa hanno visto soggetti “di sinistra” competere. E al di là del risultato dovuto al sistema elettorale e qualche defaillance del centrodestra,  questo “successo” è da chiamare anche “sconfitta”. Perché la divisione è quasi sempre una sconfitta. Specie quando si fonda, come dicevo, su divisioni fra persone.

Lo sai che hai un sindaco che prima era pappa e ciccia con la Moratti a Milano e oggi dirige una giunta, come la definiamo, strana?

Io non valuto di certo l’azione del sindaco Italia sulla base di questa notizia. Ma su fatti concreti e sulla attuazione del programma che ha presentato. Ricordo che il Sindaco Italia ha accolto interamente i punti programmatici della nostra lista “lealtà e condivisione” che aveva come candidato sindaco Giovanni Randazzo ed è stata per noi un scelta importante e soddisfacente per dare sostegno alla sua candidatura. E sbaglia chi da giudizi affrettati, o costruendo, anche sul versante dei suoi alleati, casi che al di là del merito specifico servono solo ad alimentare il teatrino della politica di cui dicevo sopra e quindi divisioni.

Per quanto mi riguarda sosterrò Italia nella attuazione del programma e lo stimolerò a fare sempre di più, se necessario.

 

Quale sarà invece oggi  la tua mission dopo un a vita dedicata all’ambientalismo?

Chi mi ha seguito nel mio impegno sulle questioni ambientali del nostro territorio sa che non ho mai avuto “pregiudizi”, né mai sono stato antindustrialista. Non ho dogmi da rispettare se non  la scienza, il buon senso, ed il dialogo.

Pensi sul serio che ci sarà una pacificazione politica, ItalGarozzo suscita sempre polemiche, incazzature.

Ora l’amministrazione va fatta lavorare. Le critiche, sempre utili, devono starci quando sono necessarie e non per mettere il difficoltà la giunta o togliersi dei sassolini pregressi

 

Il lavoro che non c’è, concretamente cosa si può fare?

Le competenze del Comune sono limitate sotto questo aspetto ma certo una amministrazione illuminata può partire dalle risorse culturali e storico-ambientali per promuovere una Siracusa attrattiva nel mondo. E non solo sul versante turistico. Siracusa non  deve vergognarsi di essere una città industriale. Ed anche su questo versante si può fare molto in termini  di ricerca di opportunità, salvaguardia dell’esistente, sempre con attenzione alla tutela della salute e all’ambiente che  finalmente non devono esser considerati  anche dall’opinione pubblica incompatibili. Insomma, in ogni campo Siracusa non deve essere  “espulsiva” ma “attrattiva”. E l’Europa ci può aiutare.

Fra minoranza e maggioranza come finisce in Consiglio comunale?

Vedremo

I brogli alle ultime comunali, su questa bailamme ti sarai fatta un’idea.

Io credo che al di là dei “furbetti”, difficili da estirpare, via siano dei tecnicismi e delle dinamiche, anche di controllo,  che andrebbero corrette per evitare questo  squallido spettacolo.