Politica

L’USCITA DI GAROZZO E LA VENTILATA CLASS ACTION NEI SUOI CONFRONTI PER DANNI AD UNA LISTA

Il sindaco uscente Giancarlo Garozzo a tre giorni dal silenzio elettorale interviene sulla vicenda degli incandidabili con la lettera che potete leggere qui accanto inviata al Prefetto e al presidente del Tribunale. Iniziativa su cui si registrano reazioni anche forti e c’è chi parla di class action per danni alla lista nei confronti dell’ex sindaco. Intanto la nota della lista Popolari e autonomisti. Leggiamo insieme:

La lista “Popolari e Autonomisti” ritiene opportuno stigmatizzare la condotta quantomeno sleale tenuta dal Sindaco Garozzo in relazione alla nota diffusa dal medesimo lo scorso 5 giugno (qui a lato).

In primo luogo rimettiamo alla cittadinanza le perplessità circa le modalità con le quali il Sindaco è venuto a conoscenza della presunta incandidabilità di un soggetto candidato nella lista “Popolari e Autonomisti”. Non ci risulta che tra le prerogative del primo cittadino ci sia quella di essere informato di eventi di tal fatta e soprattutto che spetti al medesimo informare l’elettorato con comunicati del tipo di quello in questione.

Il comportamento del Sindaco e dei fantomatici uffici che starebbero procedendo a controlli a campione ci lascia, altresì, basiti alla luce del tenore dell’art. 12 DLT 31.12.12 n. 235 il quale attribuisce il compito di procedere alle verifiche evocate dal Sindaco entro il termine previsto per l’ammissione delle liste. Tale termine, ovviamente, è abbondantemente spirato atteso che domenica prossima si terranno le consultazioni elettorali.

Sempre l’art. 12 DLT 31.12.12 n. 235, evidentemente ignorato dal Sindaco e dagli uffici evocati, prevede l’ipotesi in cui la condizione di incandidabilità sopravvenga o sia accertata successivamente al termine (nel nostro caso già spirato) per l’ammissione delle liste. In quest’ultima ipotesi la condizione di incandidabilità viene rilevata, ai fini della mancata proclamazione, dall’ufficio preposto alle operazioni di proclamazione degli eletti.

Bene, la norma in questione è congegnata in tale maniera al fine da evitare che situazioni di tal fatta non riscontrate dagli uffici al momento della presentazione delle liste, possano essere sollevate durante la competizione elettorale, poiché se così fosse, la medesima verrebbe irrimediabilmente alterata con grave pregiudizio nei confronti della lista cui afferisce il candidato sospettato di incandidabilità, degli altri incolpevoli candidati della medesima lista e dei loro elettori. Per queste elementari ragioni di correttezza ogni valutazione (successiva alla ammissione delle liste) è rimessa dalla legge ad un momento successivo a quello delle consultazioni ed all’organo che “a bocce ferme” è preposto dalla legge alla proclamazione degli eletti.

Non è questo il momento di verificare se il primo cittadino, sempre giustamente attento agli effetti perversi di certe illazioni a mezzo stampa, sia occorso in un abbaglio o viceversa sia in colpa o peggio in dolo. Ci sarà tempo per questo. Adesso ci auguriamo che chiariti i termini della questione (in proposito alleghiamo, anche a beneficio del Sindaco e degli Uffici cui ha fatto riferimento, l’art. 12 della c.d. legge Severino) questi ultimi quattro giorni che ci separano dalle competizioni elettorali possano trascorrere senza necessità di tornare sull’argomento, poi si vedrà.

Peppe Germano –

Coordinatore Provinciale

Giancarlo Confalone –

Responsabile lista Siracusa

 

A seguire la nota del commissario provinciale di Forza Italia, Bruno Alicata. Ecco il testo:

 

Mentre la città rimane sommersa dai rifiuti, il Sindaco degli ultimi giorni, in un comunicato ufficiale, chiede al sig. Prefetto ed al Presidente del Tribunale un intervento risolutivo per garantire il corretto svolgimento della tornata elettorale. Esprimendosi in roboante prima persona, con scritto stizzito e preposizioni svolazzanti, riferisce di  uffici, preposti a tal fine, che avrebbero accertato una possibile incandidabilita’, tra centinaia di candidati, in capo ad un soggetto non identificato.

Dove e a che titolo questo Sindaco attinga tali informazioni non è dato sapere, così come misteriosi rimangono i nomi di presunti “impresentabili”. Pubblica e priva di misteri risulta, viceversa, la benemerita ma spregiudicata, se l’avesse fatta il centro destra, stabilizzazione di 74 lavoratori precari del Comune, avvenuta miracolosamente a dieci giorni dalle elezioni.

Ci sarebbe da complimentarsi per avere finalmente consentito a decine di famiglie di guardare con più serenità al loro futuro. Sennonché, la definizione positiva dell’annosa vicenda, non elimina la sgradevole sensazione di una tempistica impregnata dal gusto amaro del cinismo politico, su cui si potrebbe invocare, in questa circostanza sì, l’intervento delle stesse autorità compulsate dal Sindaco per altre non ben definite, al momento, ragioni.

Bruno Alicata

Commissario provinciale di F. I.