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ANDREA FIRENZE: RIMARRO’ SEMPRE UMILE E FARO’ TUTTO QUELLO CHE POSSO PER SIRACUSA

Andrea Firenze, figlio di Tanino Firenze, un padre molto conosciuto a Siracusa. Oggi ti candidi al Comune, vuoi fare il figlio d’arte?

Magari riuscissi ad essere figlio d’arte, ho sempre sognato di diventare consigliere comunale della mia città. Adesso che mi è stata data la possibilità di concorrere per diventarlo, non nascondo che ho molta paura e sento forte il senso di responsabilità che mi deriva dalla storia politica e imprenditoriale importante di mio padre e soprattutto  dalla responsabilità qualora fossi scelto per rappresentare i miei concittadini. Mio padre mi dice di stare sereno e che sono anche più bravo di lui, ma è mio padre e lo dice perché mi ama. Spero di non deluderlo e soprattutto di non deludere i miei concittadini, sostenitori e non.

Sei stato un ottimo calciatore, poi hai preferito laurearti..

Grazie per l’ottimo calciatore non è facile ricevere un complimento da un esigente juventino. In realtà non ho lasciato il calcio per proseguire gli studi, ho abbandonato un paio di anni prima. Non ho mai sognato di diventare un calciatore professionista anche se il mio impegno in campo sembrava dimostrare l’esatto contrario.  Sognavo piuttosto di lasciare la mia città per fare una esperienza formativa e umana importante (mi sono laureato in sociologia indirizzo politico istituzionale alla Sapienza di Roma ) per poi ritornare a Siracusa,  che amo profondamente, mettere su famiglia e contribuire allo sviluppo economico politico e sociale di questa comunità.

Sei giovane e con tanta voglia di fare. Come mai un giovane come te non si è fatto attrarre dal vociare grillino?

Non credo, anzi diffido da chi pur di salire al potere avvelena tutti i pozzi e mina dalle fondamenta le basi e le istituzioni democratiche su cui è basata la convivenza civile e la pace sociale. Non credo siano la causa del disastro politico semmai l’effetto, certamente i grillini non sono la soluzione dei problemi. Se continuano così credo piuttosto che possono rappresentare un pericolo serio in più per il  nostro Paese.

Mattarella?

Ho estrema fiducia nel nostro Presidente Mattarella. Gli attacchi alla sua persona li trovo assolutamente strumentali e un precedente molto pericoloso: un’altra mina lanciata dai populisti alle colonne del nostro impianto istituzionale. Mi pare che quella dell’incarico al dottor Savona sia una scusa bella e buona per far saltare un improbabile governo, partito male dopo 60 giorni e arrivato peggio con la nomina di un notaio al posto di un autorevole Presidente del consiglio. Lega e 5 stelle forse si sono resi conto che avvelenare tutti i pozzi ed alzare così tanto l’asticella delle aspettative del  “popolo” non è stata una buona idea. I 5 stelle hanno inaugurato quella che loro chiamano “la terza repubblica dei cittadini” a me sembra più la repubblica dei bambini dispettosi che rischiano di spaccare e lacerare ulteriormente un paese che già fa fatica a credere nel futuro.

Qual è il tuo sogno per la tua città?

Sogno che Siracusa diventi, oltre che una delle città più belle d’Italia, e lo è già, anche una delle città più ricche e con la qualità migliore della vita. Le potenzialità ci sono tutte. Non credo che si possa realizzare questo sogno solo attraverso il turismo,  che può rappresentare il volano di sviluppo ma non basta. Quindi penso anche al settore industriale (che non vuol dire solo raffinerie) all’università, all’ambiente, allo sviluppo delle energie alternative, allo sport, alla ricerca scientifica, alla cultura, all’agricoltura e all’artigianato.

Se dovessi essere eletto..

Se dovessi essere eletto credo che farò una full immersion per conoscere e collaudare al meglio tutti gli strumenti che mi mettano al più presto possibile in condizioni di esercitare al meglio le prerogative del consigliere comunale e cioè l’indirizzo e il controllo degli atti amministrativi. Voglio girare in lungo e largo la mia città perché desidero conoscere meglio e alla perfezione Siracusa e il suo territorio. Penso ad una prima fase di analisi approfondita e contestualmente penso ad un percorso comune insieme ai miei concittadini di partecipazione e corresponsabilizzazione nelle scelte. La parola collettività non è una parolaccia e deve entrare finalmente nel nostro vocabolario ed essere messa sempre al primo posto nell’azione quotidiana, nei vari ambiti.

Molti giovani nel passato consiglio comunale sono stati deludenti, non hanno detto una parola in cinque anni

È vero. Avendo seguito quasi tutti i consigli comunali dal 2013 in poi, posso confermare di non aver mai sentito parlare molti consiglieri giovani eletti, non tutti ovviamente. Ancora più impressionante è stato a dire il vero non sentir mai parlare consiglieri alla seconda e terza consiliatura. Sono rimasto basito, chi mi conosce sa bene che difficilmente riesco a resistere alla tentazione di dare il mio contributo.

La tua famiglia ha svolto molti ruoli pubblici, tu sei la continuità o hai idee nuove e diverse?

Ci sono certamente delle vecchie idee ancora attuali e valide e ci sono tante nuove idee da mettere in campo per cercare di far bene in un contesto difficile come il nostro. La scelta di stare con Francesco Italia sindaco parte proprio dal fatto che non possiamo più permetterci di perdere tempo perché il mondo vola e cambia velocemente. Dobbiamo agganciarci al treno del futuro, di chi immagina una politica che sappia dare nuove risposte a nuove domande e istanze.

Quale impegno ti senti di prendere davanti ai siracusani?

L’impegno è quello di rimanere sempre una persona umile e di mettere a disposizione le mie competenze, la mia grande voglia di fare, l’amore per la mia terra, il mio carattere battagliero. Spero altresì di acquisire esperienza, competenze e forza tali da poter promettere di concretizzare e tradurre la mia visione politica e i sogni che ho contribuendo così a realizzare qualcosa di importante per lo sviluppo e il benessere di Siracusa.

Sei padre in una città che diventa sempre più vecchia. Manca la fiducia nel futuro o la famiglia non è più quella di una volta?

Da padre di famiglia e da cittadino candidato al consiglio comunale ho come obbiettivo primario quello di cambiare il volto della città per renderla più bella, più attrattiva, una comunità pacifica, ricca di speranza e di prospettive di sviluppo, il che vuol dire garantire lavoro, che è poi il bene più grande a cui tutti ambiamo per realizzarci e vivere in pace e in serenità..