ALLA CASSA EDILE IL PUNTO SUL CAPORALATO E LO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO
Rep: Nuove norme sul reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Se ne è parlato stamane, alla Cassa edile, nel corso di un seminario organizzato dalla Fillea, dalla Flai e dalla Cgil. Hanno preso parte il segretario generale FjaiSicilia Alfio Mannino, il segretario generale Fillea Sicilia, Franco Tarantino, nonché le delegazioni provenienti dalle altre province regionali. Nella relazione introduttiva, Davide FOTI, della FLAI Nazionale, ha messo in evidenza la straordinaria conquista della legge 199 del 2016, ottenuta dalle pressioni sindacali, a fronte del silenzio fino a questo momento della politica sul tema dello sfruttamento del lavoro. La legge 199, ha dichiarato il Segretario nazionale della FLAI, introduce il reato penale dello sfruttamento del lavoro e non è una conquista ottenuta una volta per tutte ma rischia di essere attaccata e modificata dal nuovo governo. Per questa ragione occorre tenere sempre alta la guardia. Questa legge non riguarda solo i lavoratori agricoli o dell’edilizia ma tutti i lavoratori e tutte le categorie. Per queste ragioni non si esclude che le parti datoriali potranno chiederne cambiamenti ed allentamenti della norma.
Gli avvocati Andrea Merlo e Antonio Valori hanno tracciato un excursus tecnico giuridico sulla genesi della Legge 199/2016 evidenziandone la lungimiranza del legislatore nel colpire il ricatto occupazionale laddove si annidi in qualunque segmento lavorativo mettendo in luce gli indici di sfruttamento indicati dalla legge: 1. retribuzioni difformi da quanto previsto dai C.C.N.L. dei sindacati maggiormente rappresentativi.2, reiterate violazioni delle norme su orario di lavoro, riposi, aspettative obbligatorie, ferie. 3. violazione di norme in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro.4. sottoposizione del lavoratore a condizioni di lavoro, metodi di sorveglianza o a sistemi alloggiativi degradati. Michele Pagliaro, segretario generale Cgil Sicilia, ha proposto una panoramica regionale dell’incidenza del lavoro nero, irregolare, non tracciato e, in alcuni casi schiavizzato e ha invocato maggiori controlli e disponibilità di ispettori, mezzi e risorse. Nelle conclusioni, affidate a Graziano Gorla della FILLEA Nazionale, è emersa anche la straordinaria capacità della legge di fare da deterrente per le condotte illegali. E’ stato posto in luce anche l’intreccio del reato da sfruttamento con la criminalità organizzata che lucra e fa affari controllando pezzi deviati del mercato del lavoro. I lavori sono stati presieduti da Roberto Alosi, segretario generale della Cgil di Siracusa