Politica

INQUIETANTE E RUMOROSO IL SILENZIO SULL’INTIMIDAZIONE ALLA PRINCIOTTA

Non so voi, ma io una pallottola non saprei dove trovarla. Cioè se volessi intimidire uno che mi sta sui cabasisi avrei problemi. Teste di cavallo non ne ho, proiettili nemmeno. Cioè, cosa fa uno che diciamo non è del mestiere? Va in un quartiere malfamato e chiede in giro “con fare sospetto”: Mi serve una pallottola, sai dove le vendono?

Fuor di ironia, io trovo inquietante questa storia della pallottola mandata al collaboratore della Simy con quel biglietto sgrammaticato: “Non aiutare più a Simona Princiotta”. Ma ancora più inquietante trovo che a parte la Princy stessa con i suoi soliti fan e un paio di solidarietà di prammatica, dell’episodio non parli più nessuno. Sulla piazza di Facebook ci sono più post sulla vulcanica attività politica di Napolitano, sulle camurrie di Corrado Giuliano per il baccano a Ortigia, sull’epopea del trenino di Fontane Bianche, su chi appoggerà alla fine Cutrufo, sul nodo politico di Ciccio Midolo, se cioè sfidando ogni logica dei numeri e anche il senso del ridicolo si candiderà davvero a sindaco leghista del capoluogo di provincia più a sud d’Italia.

Ma è possibile che una intimidazione ad un candidato alle elezioni amministrative con un proiettile non venga considerato un fatto di gravità inaudita in un paese democratico? E’ possibile che da parte degli inquirenti – che danno notizia dello spacciatore arrestato o del politico inquisito per abuso d’ufficio – non si avverta il bisogno di informare l’opinione pubblica sul tentativo di condizionare con minacce di “sparatine” la campagna elettorale?

A meno che…

A meno che non si pensi che quella della pallottola spuntata nella buca del collaboratore della Princiotta sia una messa in scena, che cioè sia la Simy medesima ad avere finto l’intimidazione per avere un po’ di risalto mediatico e fare la vittima di oscuri loschi individui che temono per la sua attività politica. Ovviamente dando per scontato che lei, diversamente da me, sappia come procurarsi una pallottola.

Volendo dirla tutta, a liquidare con noncuranza la cosa mi pare siano in molti in città. Lo scenario sarebbe quello di una Princiotta in crisi di astinenza da visibilità, ancora in cerca di una lista in cui candidarsi, rifiutata più che cercata, che per tornare alla ribalta monta questa finta intimidazione. La conferma di questa mia maldicenza sta nel silenzio della politica che, a parte le poche solidarietà di cui sopra, ha circondato e circonda la consigliera comunale.

Io penso invece che tutta la città dovrebbe chiedere con forza che sull’episodio si faccia chiarezza subito e fino in fondo. Se la Princiotta è una pericolosa mitomane che simula attentati va accertato, reso pubblico e possibilmente la signora va affidata ad un buon psichiatra e bandita dalla vita politica siracusana. E in questa operazione verità magari andrebbe spiegato anche se gli attentati degli anni scorsi alla Princiotta sono stati finti o se invece erano veri, e in questo caso a che punto sono le indagini per individuare gli autori.

Altrimenti, se c’è un “fumus” di verità in quella pallottola spuntata, va capito chi è che usa i proiettili in campagna elettorale. E va chiusa la Princiotta in una stanza con un magistrato inquirente che le dovrebbe chiedere chi pensa sia l’autore dell’intimidazione perché lei sembra saperlo, visto che ha scritto direttamente all’attentatore su Facebook (maiuscole comprese):

“Io non sono né un poliziotto ne un magistrato . Io non devo aspettare di avere prove schiaccianti per fare nomi e cognomi. Dopo tre anni Mi sono stufata di subire ATTI INTIMIDATORI IN SILENZIO ASPETTANDO I TEMPI ARCAICI DELLA GIUSTIZIA .

Quindi NON CREDENDO PIÙ ALLE COINCIDENZE volevo AVVISARE TE “CANDIDATO AL CONSIGLIO COMUNALE ED ESPRESSIONE DI UN NOTO DELINQUENTE SIRACUSANO” che grazie a questa amministrazione ha goduto di “inciuci ed appalti illegittimi” che se SUCCEDE UN’ ALTRA MINIMA COSA ALLE PERSONE A ME VICINE O ALLE MIE COSE io ti farò occupare tutte le prime pagine dei giornali , TU MI DENUNCERAI PER DIFFAMAZIONE MA IO FARÒ SAPERE A TUTTI I TUOI ELETTORI CHE STANNO VOTANDO UN DELINQUENTE .”

Insomma, una volta tanto che abbiamo un presunto intimidito che vuole denunciare l’autore delle intimidazioni, cosa si aspetta?

La magistratura si faccia dire chi è questo “candidato al consiglio comunale espressione di un noto delinquente”, verifichi le accuse della Princy e alla fine decida se arrestare lui o rinchiudere lei in una buona clinica.

L’unica cosa che non mi pare possibile è far finta di niente. Vorrebbe dire che si considerano le pallottole “normali” strumenti di dialettica politica.

Io sono certo che gli inquirenti stanno lavorando per risolvere il caso, possibilmente prima del 10 giugno.

Mi sembra invece seriamente sconvolgente che quasi tutta la politica ignori quel proiettile.

Un pessimo segnale in vista delle elezioni.

 

Hasta el proiettile siempre

Joe Spuntato Strummer