Politica

GRANATA: SULLA BONIFICA DELLA ZONA INDUSTRIALE IL PRESIDENTE MUSUMECI LA PENSA COME ME

Rep:  Riscriveremo il piano industriale per l’attuazione delle bonifiche. Tutto verrà fatto in maniera condivisa per lo sviluppo e la crescita dei territori: industria compatibile con l’ambiente, agricoltura e turismo”, nel sottoscrivere questa affermazione del governatore della Sicilia, Nello Musumeci, fatta nella sede di Confindustria al convegno “Scenari futuri e sostenibilità della raffinazione in Italia e in Sicilia”, il candidato sindaco per #siracusaoltre2018 sostenuto da #diventeràbellissima Fabio Granata ha aggiunto alcune riflessioni alla vigilia di una fondamentale tornata elettorale Amministrativa per il nostro territorio. “È il momento della scelte verso una riconversione green delle industrie che hanno segnato così pesantemente il destino del nostro territori”, ha detto Granata. Che ha aggiunto: “Una scelta compatibile con la dignità dei cittadini e a tutela della salute e della qualità di cibo e aria. Anche a Gela sta partendo la rigenerazione green della raffinazione, non si comprende perché non lo si dovrebbe fare da noi. Non ha più senso raffinare il fossile, bisogna passare alla chimica verde. E sono necessarie le bonifiche. Qualcuno mi accusa, per questo, di voler teorizzare la chiusura delle industrie, ma come testimoniano anche convegni come quello di ieri, con la presenza del presidente della Regione che è sulle mie stesse posizioni, quello che teorizzo è esattamente il contrario. È strettamente legato al lavoro. Solo da questa rigenerazione potrà partire una poderosa possibilità di nuova occupazione per progettisti, per maestranze, per lavoratori e soprattutto se ne ricaverà una migliore qualità della vita anche per chi già lavora all’interno delle industrie. Non va prescritto però il passato – ha concluso Granata – Chi ha inquinato paghi. Sono in corso azioni della magistratura, con accuse gravi, indagati e prescrizioni disposte dall’autorità giudiziaria, pena il sequestro degli impianti. Abbiamo già messo in campo una class action per un eventuale risarcimento per chi è stato segnato dall’inquinamento accertato”.