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FAUSTO SPAGNA: REALE, GRANATA, RANDAZZO E MOSCHELLA SONO QUATTRO AMICI, TUTTI E QUATTRO MERITEVOLI

Fausto Spagna è stato l’ultimo grande sindaco di Siracusa. Rilancio delle periferie, rilancio del centro storico, promozione con grandi eventi a costo zero, l’indimenticabile visita a Siracusa di Carlo e Diana d’Inghilterra, la vigilanza costante del territorio, l’impegno mai vessatorio del corpo dei vigili urbani eccetera eccetera.

Il 10 giugno si vota per rinnovare sindaco e consiglio comunale. Come stai vivendo questa campagna elettorale?

Con tanti amici che mi chiedono consiglio e sostegno.

Dal punto di vista politico, chi sono favoriti?

Non capisco la consistenza dei cinque stelle a Siracusa, non capisco se è irreversibile la loro cospicua presenza e non capisco nemmeno la consistenza della persona che hanno scelto come loro candidata.

Si tratta di elezioni amministrative..

Certo e so bene che si tratta di una competizione completamente diversa, ma resta per il M5s un dato incerto, per molti versi confuso.

Ci sono poi i candidati sindaco Ezechia Paolo Reale, Fabio Granata, Fabio Moschella, Giovanni Randazzo..

Sono quattro  amici, tutti e quattro apprezzabili per molti versi, insomma si tratta di uomini e di professionisti che meriterebbero di andare a fare il sindaco della città e svolgerebbero bene il loro compito, di questo sono certo.

Scusa Fausto, avrai comunque una preferenza fra i quattro candidati?

Obiettivamente non saprei fare una scelta, sono tutti e quattro meritevoli ed ottimi competitori per la vittoria finale.

Cosa dovrebbe fare il sindaco di Siracusa? Come dovrebbe comportarsi subito dopo l’insediamento, insomma, qual è a tuo parere l’emergenza delle emergenze?

Il compito principale del nuovo sindaco dovrebbe essere quello di rimettere Siracusa al centro del circuito virtuoso che porta finanziamenti e occasioni di lavoro. Insomma, il sindaco di Siracusa si deve battere per far saltare quel tappo che ha la Regione che impedisce l’utilizzo di fondi comunitari. La Regione va avanti con finanziarie da paese sottosviluppato, solo per gestire l’ordinario e perde fondi europei che sarebbero il toccasana per la crisi che viviamo. Il primo responsabile è stato l’ex governatore Lombardo, seguito a ruota da Crocetta. Spero che Musumeci non segua questo andazzo che mortifica la Sicilia e penalizza fortemente anche la nostra città.