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EZECHIA PAOLO REALE PRESENTA I SUOI 32 GUERRIERI: PRIMA I BISOGNOSI E IL LAVORO

Rep: Esponenti del mondo del volontariato, della cultura e del commercio. Sono soltanto alcuni dei 32 candidati al Consiglio comunale nella lista di Progetto Siracusa, presentata questa mattina dal candidato sindaco Ezechia Paolo Reale. Provenienti dai Consigli di quartiere o comunale, tanti – soprattutto i nati negli Novanta – si candidano per la prima volta. E lo fanno, come evidenziato da tutti e 32, per occuparsi delle criticità delle zone periferiche e dei quartieri balneari, per rendere ancora più bello il centro storico e per dare risposte alle fasce più deboli della popolazione: ai bambini, agli anziani, ai malati e ai disabili.

Si tratta di Nicoletta Abela, Carmela Aliotta, Francesco Ardita, Vittoria Aulino, Mirko Barbera, Emiliano Bordone, Roberto Bufardeci, Giovanna Calvo, Lucia Catalano, Luigi Cavarra, Danilo Chiaramonte, Silvio Di Natale, Sara Fiore, Ivana Fuggetta, Giovanni Girmena, Maria La Runa, Simona La Runa, Curzio Lo Curzio, Michele Mangiafico, Claudio Marino, Veronica Nitto, Marilena Piscitello, Marco Reale, Simone Ricupero, Salvatore Russo, Paolo Salonia, Giuseppe Salvo, Ivan Scimonelli, Giovanna Spataro, Paolo Strazzulla, Cetty Vinci e Fabio Zappulla. «Trentadue persone che – ha sottolineato Ezechia Paolo Reale – con i candidati delle altre liste civiche e delle forze politiche tradizionali a mio sostegno, rappresentano la speranza per una città più giusta, più sana, più bella».

Il candidato sindaco Ezechia Paolo Reale non ha dubbi: «Il nostro programma elettorale è molto importante e impegnativo. E si basa su alcuni punti fondamentali che, non appena alla guida della città, dovremo subito portare avanti. Tra questi – ancora Ezechia Paolo Reale – ci sono i meccanismi di democrazia partecipata che permetteranno ai cittadini di non limitarsi a imbucare la scheda elettorale e poi sperare nei propri rappresentanti, ma di partecipare quotidianamente alla vita amministrativa, divenendo parte integrante della comunità che vogliamo creare. E poi dovremo dedicarci all’aiuto alle persone meno fortunate per ragioni sia economiche sia di salute. A questo proposito abbiamo pensato a un concetto rivoluzionario di formazione del bilancio: vengono cioè prima i diritti inalienabili, fondamentali delle persone e poi le esigenze di bilancio. Sicuri che la tutela della salute passi anzitutto dalla riprogrammazione dei servizi socio-sanitari e dalla certezza della loro erogazione, faremo in modo che siano i diritti delle persone in difficoltà a influenzare le scelte del bilancio e non il contrario. Infine c’è la necessità di ridare fiducia e dignità alle persone. E ciò può avvenire solo con la creazione di occasioni di lavoro. Per questo è nostro obiettivo recuperare la promozione del territorio e delle sue risorse culturali e ambientali e garantire una tumultuosa crescita della capacità pubblica e privata di selezionare e fruire le occasioni di finanziamenti regionali, nazionali ed europei».