ENZO VINCIULLO: PRIMA SIRACUSA E POI LE AMBIZIONI PERSONALI
Vincenzo Vinciullo, con un gesto sicuramente nobile, ha ritirato la candidatura a Sindaco, in favore di un Suo concorrente, l’avvocato Ezechia Paolo Reale.
Vero che il bene di Siracusa deve prevalere sugli interessi personali, ma non teme di avere, così facendo, deluso il Suo elettorato?
Ho sempre pensato che l’interesse pubblico debba prevalere, in qualsiasi momento, su quello privato, e quindi su quello personale. Ho applicato, ancora una volta, ciò che ho sempre predicato, perché non bisogna predicare bene per poi razzolare diversamente. So che molti miei elettori sono rimasti delusi, ma mi sto sforzando di spiegare loro che Siracusa, la Nostra Città, la Nostra Gente, viene prima di Vinciullo. Io amo la mia città e anche loro devono dimostrare di amarla, comprendendo le ragioni che stanno alla base della mia decisione, che mia è costata tantissimo in termini umani e politici, perché da sempre ho desiderato fare il Sindaco della mia città, desiderio che è e rimane il sogno della mia vita.
Lo schema delle regionali del novembre scorso, mutatis mutandis, secondo Lei, puo’ riproporsi: forte coalizione di centro-destra, alla lunga vincente, buona affermazione del Movimento 5 Stelle, crollo verticale del Pd? O le amministrative seguono dinamiche a se stanti, in parte non prevedibili?
Lo schema delle regionali non può riproporsi in questa competizione in quanto in tutte le elezioni comunali vi sono dinamiche locali che sfuggono alle previsioni che regolano le elezioni politiche sia esse regionali che nazionali. I candidati, infatti, al Consiglio Comunale giocano un ruolo importantissimo e determinante che non è né prevedibile, né misurabile prima della mattina dello scrutinio. Una cosa è certa: la presenza di tante liste civiche condizionerà e determinerà il risultato finale.
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