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COMUNALI 2018: LA MALEDUCAZIONE ISTITUZIONALE, LE LISTE DELLA CASTA CON POCHI CHE DECIDONO PER TUTTI, QUANTO E’ VECCHIA LA LISTA DEI GRILLINI

Le liste presentate alle Comunali 2018 sembrano davvero le liste della casta. S’intravede una aristocrazia di soliti noti che gestisce questa città come e quando vuole. Le decisioni le prendono pochissimi capi manipolo che fanno scelte spesso infauste, diciamo ovviamente nell’interesse della comunità siracusana. Una oligarchia rappresentata da visi noti che vorrebbero anche spacciarsi per visi nuovi, per novità. Le liste di Garozzo sono formate dagli uscenti e dai più faziosi, non elenchiamo i nomi per non fare agli interessati la pur minima pubblicità. Anche gli assessori indicati sono gli stessi di sempre, quelli della squadra:  Coppa, Furnari.. C’è poi una maleducazione istituzionale che non ha precedenti. Il candidato sindaco inventa balle e tratta gli operatori dell’informazione a pesci in faccia, molti non se ne accorgono nemmeno, questione di abitudine. E’ di oggi la notizia che Garozzo per presentare i suoi assessori di sempre si sarebbe incontrato informalmente con la stampa. Falso? Non c’è stato nessun invito per la stampa, magari Garozzo junior si sarà incontrato con un paio di amici suoi che non sono certo la stampa.  Ma questa è la triste realtà. Un altro candidato sindaco fa gli assessori e non dà nemmeno la notizia alla stampa. Preferisce farla sapere, tramite un’amica, al giornale amico che, a suo giudizio di maleducato istituzionale, lo può aiutare di più. Insomma, vecchi nomi, vecchi vizi, vecchie arroganze, col condimento di una evidente maleducazione nei rapporti con l’informazione.

Sulle liste sin qui presentate infine ci hanno colpito due cose. La prima riguarda la lista che vede Giovanni Randazzo candidato sindaco. Età media altissima, una lista di sessantenni. Il ritorno dei vecchi sessantottini.

L’altra lista vecchia è quella dei grillini. Solo in otto sono fra i 20 e 30 anni, i restanti 24 oscillano fra i 45 e i 60 anni. Come dire il vecchio che avanza, anche perchè è difficile credere che questi  vecchi candidati prima di diventare tifosi della ditta Grillo-Casaleggio non abbiano girato altre parrocchie politiche. Vecchi, ma furbi.