Politica

UNA PARTITA FRA SCACCHISTI O UN GIOCO DELLE TRE CARTE. IL PUNTO SU MILAZZO, REALE, VINCIULLO E TUTTI GLI ALTRI

Milazzo pensa alla città. Anche Ezechia Paolo Reale pensa alla città. Lo stesso dice Vinciullo. Pensa alla città da qualche giorno anche Gaetano Cutrufo nel ruolo di ago della bilancia, della serie “ero con Ezechia, posso essere anche con Vinciullo, alla fine posso anche diventare sindaco”. Una specie di gioco delle tre carte dove ancora siamo alle schermaglie e tutto può ancora succedere. Granata ha fatto praticamente la Giunta, gli mancano capo di gabinetto e direttore generale al Vermexio. Tutto fatto. Giovanni Randazzo il 19 aprile si presenta ufficialmente da candidato e presenta anche un pugno di assessori, appena tre per il momento, quelli che non sono in discussione. Ciccio Midolo ha rallentato un momentino visto che a qualcuno importante che era con Salvini sono successe cose turche. Quindi stand by e vediamo come finisce.  Poi ci sono candidati così. Di bandiera? Forse, magari loro non si considerano tali. Ma aspettiamo l’ufficialità, non basta il social.

Stefania Prestigiacomo ha deciso che Ezechia l’avvocato è il suo candidato. Punto e basta. Il punto e basta non piace a Vinciullo, a Milazzo, a tanti altri. Nemmeno a Cutrufo ago della bilancia. Ma Stefy è così, decide e non ritorna indietro. Come finirà lo vedremo. Il Pd su Moschella? Sembra questa la pista, ma è una pista che oggi sembra fredda, non è stata supportata come era lecito aspettarsi. Restano a sinistra il civico Garozzo e la smart Valeria Troia. Su quest’ultima tanti punti interrogativi: E’ lei, ignota numero uno,  la candidata vera di Gino Foti o è solo un soggetto gradito a Cafeo? Se Foti ha già chiuso con Reale e Prestigiacomo, come si dice da un pezzo, quale sarà il gioco di prestigio che cambierà le carte in tavola?

Infine il dato politico più rilevante. Oggi è il 14 aprile, mancano praticamente due mesi al voto per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale. Una campagna elettorale infinita, faticosa, logorante. Personalmente riteniamo che non  tutti i giocatori sono ancora scesi in campo, che ci siano in corsa candidati civetta alla ricerca di occasioni importanti, che si ripropongono con sfacciataggine consiglieri uscenti che non dovrebbero uscire più di casa per i danni fatti a Siracusa, ma l’ultima parola spetta ai cittadini. I siracusani debbono scegliere bene e non solo lamentarsi per poi andare a fare i servitores del potente di turno. Unire tutto il centrodestra è ancora possibile così come riunire tutto il Pd sulla candidatura di Moschella. I grillini fanno riunioni più o meno segrete, Zito ha di fatto imposto la Russoniello, sembra più per perdere che per vincere.