SI CHIAMERA’ FUTURA E FABIO MOSCHELLA SARA’ IL SUO PROFETA
Rep: Movimenti e forze politiche insieme per affermare la dimensione civica di una candidatura unica per una proposta di buon governo per Siracusa. È questo l’impegno per la città che stamattina, i coordinatori di Siracusa Futura, Prossima e Motu Proprio, Fabio Moschella, Valeria Troia e Ninni Gibellino, hanno presentato lì dove, anticamente, sorgeva l’agorà. «Le redini di questo progetto sono nelle nostre mani – ha detto Fabio Moschella che è il candidato a Sindaco di questa coalizione – Il progetto parte da noi tre e siamo felici che anche il PD e Presenza Cittadina abbiano espresso apprezzamento per questo impegno. L’appello, adesso, lo rivolgiamo a tutti gli altri affinché si possano ritrovare in un impegno comune. Il tema delle alleanze è decisivo per vincere, così come il confronto su un programma orizzontale dove ognuno offre pezzi di conoscenza e competenze.» «Prossima ha aggregato tutto quello che si è costruito in questi anni – ha aggiunto Valeria Troia – Siamo ripartiti con un progetto civico serio, riunendo uomini e donne che si sono messi in gioco per la loro città. Le nostre proposte di programma le porteremo a bagaglio di quello che Fabio Moschella rappresenta. Mettiamo insieme l’approccio e il metodo. Guardiamo alla responsabilità della politica e al coinvolgimento dei cittadini. Si parte dai bisogni per costruire.» «Il nostro laboratorio politico – ha ricordato Ninni Gibellino – è partito dal concetto di agorà, da un’idea di educazione civica. Empatia immediata con Prossima e grande sintonia con Moschella. Rappresentiamo quello spunto civico che ha il senso concreto delle cose e per questo abbiamo deciso di sottoscrivere un documento con oltre cento firme per sostenere il progetto che parte da questa mattina.»
«Non è una scelta casuale – ha, quindi, aggiunto Fabio Moschella tornando sul luogo scelto per la presentazione – Vogliamo partire dai quattro elementi della filosofia greca: l’acqua, la terra, l’aria e il sole che, per noi, sostituisce il fuoco.
L’acqua, quindi il mare, come risorsa. Il porto turistico, quello commerciale, che rivestono un’importanza strategica nella logistica e per i temi legati al water front. La nascita della nuova stazione marittima, così come del nuovo mercato ittico per riportare qui i commerci di settore trasferiti a Catania.
Pensando alla terra – ha continuato Moschella – ci opporremo al consumo del suolo. Guardiamo ad una dimensione urbanistica armoniosa di questa città dove l’integrazione al suo centro storico sia evidente e dove Cassibile, Belvedere, Fontane Bianche, l’Isola, Ognina e l’Arenella siano armoniche e considerate autentiche risorse.
Siamo già al lavoro sui temi delle energie rinnovabili e delle risorse europee. Il bilancio del Comune è per il 78 per cento riservato alla spesa corrente. Dobbiamo trovare risorse pubbliche e catturare investimenti privati. Uno staff è già al lavoro. Noi siamo una città turistica senza cultura turistica, una città industriale senza cultura industriale, una città agricola senza cultura agricola. Tocca a tutti noi ridefinire una identità per la città.»