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ROBERTO CAFISO: MI HANNO CHIESTO DI CANDIDARMI MA HO RIFIUTATO, AMO TROPPO IL MIO LAVORO

Roberto Cafiso, la verità quante persone ti hanno già chiesto il voto?

E’ imbarazzante di questi tempi essere siracusano. Decine di persone, molte delle quali amici, ti prenotano il voto di giugno. Aspiranti sindaci, consiglieri comunali o assessori in pectore senza mezzi termini ti dicono : me la dai una mano?  Non vorrei esagerare ma è difficile non trovare in ogni contesto parentale o amicale individuale almeno uno o due candidati a qualcosa con cui doversi spartire. Una sorta di candidatite acuta, come il morbillo, assale persone anche inaspettate in questa corsa al seggio. Certuni che conosco da anni, dediti al lavoro ( perchè ne hanno uno), con voglia di fare. Altri con l’aspirazione di trovare un posto per 5 anni. Poi si vedrà. Non vedo idee originali. Appiattimento d’altronde verso una logica esigenza di cose chiare e concrete. La città manca di troppe cose per pronunciare programmi idilliaci o per inventarsi originali idee.

Quali sono le tue emergenze? Credi nelle liste civiche?

Quartieri ghetto da risanare, strade da riparare, Ortigia da disintossicare dall’abusivismo commerciale, Borgata da valorizzare, servizi pubblici da rifondare e circolazione da reimpostare…. Non ci vuol molto ad essere un bravo amministratore-operaio. Il punto è il poterlo fare. Le liste civiche abbondano e sono lo specchietto per le allodole di partiti che stanno dietro le quinte. 5 stelle a parte che sperano nell’onda lunga delle nazionali. Qui è in ballo la città per un lustro e speriamo noi elettori di non sbagliare. Meglio un voto di opinione ancora oggi che uno dato all’amico.

L’identikit del tuo candidato sindaco preferito, di chi ti convince insomma, di chi in teoria saresti portato a fidarti?

Voterò per un candidato intelligente, eticamente a posto, con la voglia di spendersi. Amico o non amico mi serve un sindaco che sappia essere e sappia fare.

Sono certo che in tanti di hanno chiesto di candidarti. Sei conosciuto, sei un’eccellenza siracusana, le persone, persino i siracusani, si fidano di Roberto Cafiso..

Mi hanno chiesto, e non è la prima volta, tu direttore lo sai, di candidarmi. Garbatamente ho declinato e continuo a farlo l’invito. Primo perchè per fare politica non serve l’investimento pubblico. Ognuno di noi può fare buona politica facendo il buon cittadino, l’opinion leader, il lavoratore… e secondo perchè amo il mio lavoro che dovrei abbandonare, nel caso di buon esito, per cinque anni, ritornando poi a farlo essendomi perso migliaia di opportunità che non si recuperano più per quanto corre e cambia la scienza, la sanità pubblica, il desiderio di curare la gente. Il mio posto è dove sono. Ma il mio contributo da tecnico è assicurato a chi ha a cuore Siracusa e comunque un serio mandato.

Insomma, hai resistito al pressing di amici comuni, ma c’è anche chi non ha resistito..

Si lo so molti affermati professionisti di ogni tipo sono attratti dall’avventura e vi si gettano con furore. Fanno scelte non discutibili che tuttavia non fanno parte della mia visione delle cose. Ognuno ha un mandato da far bene. Se rinascessi rifarei ciò che faccio. Magari meglio.