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REPORT DEL SINDACO SUI SUOI CINQUE ANNI NEL PALAZZO. A NOSTRO GIUDIZIO UN NULLISMO DISASTROSO, LO DICONO I FATTI

Rep:  La battaglia per la legalità, la riqualificazione del porto, gli investimenti per gli impianti sportivi, la valorizzazione del patrimonio culturale con la riapertura del Teatro comunale, i finanziamenti ottenuti per riportare le periferie al centro dell’azione del Comune: sono questi alcuni dei temi toccati dal sindaco, Giancarlo Garozzo, nell’incontro con la città tenuto oggi all’Urban Center per tracciare un bilancio dei cinque anni di governo che stanno per concludersi. Un evento al quale hanno partecipato i vertici istituzionali e che ha visto nelle prime file anche gli assessori e gli esponenti politici che hanno condiviso l’esperienza.  Il sindaco Garozzo ha riassunto il lavoro di questi anni in una quindicina di punti, partendo dalla “vicenda Open Land”, nell’ambito dell’indagine sul cosiddetto “sistema Siracusa”,  per poi passare all’ampia materia dei lavori pubblici, nei quali, ha detto, sono stati spesi poco meno di 44 milioni di euro. Spazio, in quello che è stato definito “Rapporto sui 5 anni di governo”, è stato dato anche al tema degli investimenti futuri, come quelli per il nuovo mercato ittico o per il centro commerciale naturale delle vie Tisia e Pitia oppure per via Crispi, finanziati, come tanti altri, con i 18 milioni del “Bando periferie”.  Il sindaco si è soffermato anche sul lavoro fatto per mettere in sicurezza i conti del Comune così come sul binomio cultura e turismo alla luce dell’incremento dei visitatori registrato in questi anni, dell’apertura dei siti comunali di interesse, a cominciare dal Teatro Massimo, e delle sue ricadute economiche. Rilevante in tal senso è l’importanza data ai lavori sul porto, all’inaugurazione della prima delle due banchine per navi da crociera (già 70 gli attracchi annunciati nel 2018) e alla riapertura della banchina della Marina per gli yacht di grande stazza con la storica passeggiata. Infine, un riferimento agli appalti (asili nido, servizio manutenzioni, nettezza urbana con l’introduzione della raccolta differenziata porta a porta) e le prescrizioni ottenute al ministero dell’Ambiente per ridurre l’inquinamento causato dalla zona industriale e percepito con i cattivi odori che arrivano fino in città.

 

Anche il comunicato scarno dell’ufficio stampa del Comune dimostra il  nullismo di cinque anni di cattiva amministrazione, di un sindaco chiuso nel palazzo, lontano dalla gente e dai loro problemi. Battaglia per la legalità? Come, parlando solo di Open Land? Ma ci sono il bando idrico, gettonopoli, le firme false, le tangenti (è di oggi il rinvio a giudizio di ingegnere capo e altri due funzionari) e una marea di altri casi giudiziari. Meglio non parlarne? Ci sono le denunce di associazioni e singoli consiglieri su bandi discutibili, su assegnazioni in comodato gratuito in odore di clientela e tante altre vicende non sappiamo quanto legali. Ma parliamo di problemi amministrativi. Il nuovo ospedale? Garozzo disse che ne aveva parlato a Renzi ed era fatta. Una balla. Il teatro comunale aperto ma mai teatro, senza stagione, senza direzione artistica e senza le strutture giuste per fare teatro. Il lavoro? Vogliamo parlare delle circa mille imprese artigiane che hanno chiuso? E centinaia di negozi che hanno abbassato la saracinesca per sempre? La disoccupazione di oltre il 60 per cento dei nostri giovani? Tutte le strade scassate? I vigili urbani allo sbando che fanno solo multe? L’aria irrespirabile ogni giorno che Dio manda sulla terra? Potremmo scrivere all’infinito e scriveremmo sempre di cose non fatte, di cose che non funzionano, povera Siracusa come sei malridotta!