Politica

NON E’ UN CLUB DI SCAMBISTI, SONO SOLO CANDIDATI IN FIBRILLAZIONE

Scrive Toi Bianca: Nei capannelli dei grandi elettori si sentono frasi che sembrano dialoghi di un club di scambisti: “quello due non le fa”, “lui ne ha meno di 18”, “con lei fanno l’accoppiata”, “secondo me poi si mettono assieme per farne almeno una”, lei ha promesso a lui di fare coppia, ma sta promettendo la stessa cosa con tanti altri”. In realtà non c’è nulla nessuna allusione sessuale nei conciliaboli del sedicenti portatori di voti, ma lo specchio della difficoltà, che si sta profilando sempre più consistente, di mettere assieme le liste, tenuto conto che teoricamente ogni lista dovrebbe avere 32 candidati e 550 presentatori che vanno a firmare dal notaio o dal segretario comunale. E si suppone che a questa incombenza si farà più attenzione che in passato a questo giro vista l’inchiesta per firmopoli la cui udienza è stata giustamente rinviata a dopo le elezioni.

(Apro una parentesi.

Indubitabilmente ci saranno state ragioni e giustificazioni giuridiche ineccepibili per il rinvio. Ci sarà pure un poco di confusione di ‘sti tempi al Palagiustizia. Resta il paradosso di rinviare un processo per presunte irregolarità nella presentazione delle liste delle amministrative alla vigilia della presentazione di nuove liste per elezioni amministrative. Come dire che si rinvia a dopo gli esami il processo a un professore accusato di vendere gli esami. Ma i paradossi fanno parte dello stato di diritto e finchè l’abbiamo teniamocelo stretto.

Chiudo la parentesi.)